1. Home
  2. Architettura
  3. Čoarvemátta, il nuovo faro culturale Sami

Čoarvemátta, il nuovo faro culturale Sami

Situato sull'altopiano della Finnmarksvidda, in Norvegia, l'edificio è disegnato con forme fluide e organiche, ispirate alle costruzioni tradizionali del posto

Snøhetta

Čoarvemátta a Kautokeino
Scritto da Redazione The Plan -

Situato a Kautokeino, nel cuore dell'altopiano norvegese della Finnmarksvidda, il progetto Čoarvemátta, realizzato da Snøhetta in collaborazione con 70°N Arkitektur e l'artista Joar Nango, racchiude un teatro e una scuola dedicati alla cultura Sami, la popolazione indigena che abita le regioni settentrionali di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia.

Il nome Čoarvemátta deriva dalle parole sámi che significano "corno" e "radice", facendo riferimento alla parte più interna e robusta delle corna di renna, simbolo di forza e unione. L'edificio, infatti, unisce diverse istituzioni: il Teatro Nazionale Sami Beaivváš e la Scuola Superiore Sami insieme alla Scuola di Allevamento delle Renne.

 

Čoarvemátta, uno spazio in connessione con il paesaggio

Čoarvemátta - Snøhetta ©Lars Petter Pettersen, courtesy of Snøhetta

L'edificio Čoarvemátta si integra perfettamente nel paesaggio naturale della Finnmarksvidda, con forme fluide e organiche che si fondono con le colline circostanti. Le sue facciate sono progettate per rispondere alle caratteristiche del territorio, mentre il tetto inclinato su due lati attenua l'impatto visivo dell'edificio sul paesaggio. L'ingresso principale si apre su un cortile circolare che funge da spazio sociale, arricchito da un arrán (focolare) con pietre locali, che creano un punto di incontro sia per gli studenti della scuola che per gli spettatori del teatro.

Čoarvemátta - Snøhetta ©Lars Petter Pettersen, courtesy of Snøhetta

La struttura presenta una forma ramificata, con tre ali distinte che si diramano dal centro, che ospita l'ingresso alla struttura. Un'ala è destinata al teatro, un'altra ospita i laboratori e le aule, mentre la terza è dedicata agli uffici amministrativi della scuola. Questo design flessibile garantisce la funzionalità degli spazi, favorendo al tempo stesso l'interazione tra le diverse attività culturali ed educative.

All'esterno, ampie aree sono state riservate ai recinti per le renne, costruiti con l'esperienza degli artigiani locali e collegati direttamente al dipartimento di allevamento all'interno dell'edificio.

 

Materiali naturali che richiamano la tipica tenda làvvu

Čoarvemátta - Snøhetta ©Lars Petter Pettersen, courtesy of Snøhetta

La scelta dei materiali riflette un forte impegno per la sostenibilità e l'utilizzo di risorse locali. La facciata è rivestita in pino di miniera disposto verticalmente, mentre il tetto, che copre una superficie di 4.930 m², è ricoperto con 34.000 m di legno Kebony. Per la parete del teatro, è stata riutilizzata l'ardesia di Alta proveniente dalla vecchia scuola primaria del villaggio, poi demolita, creando così un legame con la storia del luogo. Le linee curve e la struttura in legno a vista all'interno richiamano le forme delle costruzioni tradizionali sámi, come la lávvu, la tipica tenda conica dei nomadi Sami dediti all'allevamento delle renne.

Čoarvemátta - Snøhetta ©Lars Petter Pettersen, courtesy of Snøhetta

La palette cromatica degli interni segue un percorso graduale: al centro dell’edificio, attorno all'atrio e alle sale teatrali, prevalgono calde tonalità di rosso, che si raffreddano progressivamente verso le estremità, dove predominano sfumature di blu. Questo gioco di colori, che alterna tonalità calde e fredde, richiama l’uso simbolico dei colori nella cultura Sami.

 

Čoarvemátta, un edificio autosufficiente

Čoarvemátta - Snøhetta ©Lars Petter Pettersen, courtesy of Snøhetta

L'edificio Čoarvemátta assicura un consumo energetico estremamente ridotto grazie a 40 pozzi geotermici250 m di profondità. Questo sistema rende l'edificio autosufficiente per il 90% del fabbisogno energetico di riscaldamento e raffreddamento. Le pompe di calore utilizzano l'energia geotermica per climatizzare l'edificio, mentre un sistema di scambio termico gestisce il surplus di energia. Solo durante i giorni più freddi dell'inverno è necessario ricorrere all'uso di una caldaia elettrica.

 

>>> Scopri anche il Centro Sociale Trayah a Brunico, progettato da Roland Baldi Architects

Credits

Location: Kautokeino, Norway
Gross Floor Area: 7200 sq. m
Architecture and Interior Designer: Snøhetta in collaboration with 70°N Arkitektur and Joar Nango
Client: Statsbygg

Consultants
Acoustics: Brekke & Strand
Electrical: Rambøll ​ 
Fire Protection: Norconsult ​ 
HVAC: Afry ​
Plumbing: SWECO ​ ​ 
Prefabrication: AB consult
Art: Monica Milch Gebhardt

Photography by Lars Petter Pettersen, courtesy of Snøhetta ​ ​ ​

Resta aggiornato sulle novità del mondo dell'architettura e del design

© Maggioli SpA • THE PLAN • Via del Pratello 8 • 40122 Bologna, Italy • T +39 051 227634 • P. IVA 02066400405 • ISSN 2499-6602 • E-ISSN 2385-2054
ITC Avant Garde Gothic® is a trademark of Monotype ITC Inc. registered in the U.S. Patent and Trademark Office and which may be registered in certain other jurisdictions.