Centro natatorio a Brescia
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Centro natatorio a Brescia

Camillo Botticini

Centro natatorio a Brescia
Scritto da Francesco Pagliari -

A Brescia, il complesso per il centro natatorio, che accoglie piscine comunali, si situa nel quartiere periferico di Mompiano, a nord della città, in prossimità dello stadio di calcio. Il progetto, vincitore del concorso internazionale indetto nel 2005, dichiara un intervento dai caratteri urbani: l'architettura del complesso non segue l'idea di un generico edificio sportivo che fornisca un semplice guscio a copertura delle tre piscine previste dal programma e differenziate per funzione, ma si incentra sull'obiettivo di introdurre relazioni, a livello urbano e all'interno dell'edificio stesso. Nell'area d'intervento si distinguono l'edificio, cui sono contigue sul lato ovest le tre piscine all'aperto, le superfici libere a nord e ad ovest del lotto, che propongono spazi di relazione ed innestano rapporti fra superficie esterna ed interno dell'edificio attraverso la parete vetrata che corre a piano terreno, sul lato nord, coinvolgendo le sale delle piscine coperte. I prospetti dell'edificio a sud e ad est affacciano direttamente lungo pubbliche vie: l'architettura interloquisce con gli spazi pubblici, attraverso la configurazione di geometrie chiare a parallelepipedo per l'edificio, i cui volumi si presentano nettamente distinguibili in una articolazione leggibile e suggestiva, nell'obiettivo di introdurre forme essenziali di quinte urbane.L'edificio assume una veste riconoscibile, con l'organizzazione delle pareti perimetrali secondo linee e fasce che assecondano la dimensione orizzontale della costruzione, ed inserendo tagli nel volume, che ne interrompono lo sviluppo lineare, sottolineano gli ingressi ed alludono a suddivisioni spaziali interne. Il rivestimento in klinker alle pareti esterne costituisce una tessitura fitta di piastrelle brunite, a variazioni tonali che differenziano le zone cromatiche, denotando un accento di continuità che si relaziona con le parti orizzontali vetrate (sul lato nord, in relazione alla superficie libera del lotto, e sul lato ovest, articolando la facciata in un rapporto distintivo fra pieni e vuoti). Al prospetto sud verso strada, la massa del volume è in lieve aggetto: rivestita in klinker, grava sulle sottostanti fasce trasparenti e semitrasparenti, un nastro vetrato intermedio e l'ampia fascia in vetrocemento, che serve a dar luce al piano interrato. Al lato est, l'architettura dichiara un blocco in aggetto; qui, l'affaccio su strada è “chiuso”, segnato da un muro che protegge una zona intermedia, a superficie sassosa: un fondale vetrato del corpo dell'edificio, con la piscina principale, che si relaziona con uno spazio protetto ed ingentilito da una vasca di bambù.Nell'edificio si posizionano tre nuclei funzionali: la piscina principale, per incontri di pallanuoto (33x25 metri), una sala con copertura e travi in legno lamellare a vista e con una tribuna che si eleva al lato sud; due piscine minori per attività d'esercizio ed apprendimento, una sala con ampie pareti vetrate verso le piscine esterne e la superficie libera; il blocco degli spogliatoi e dei servizi igienici, che si sviluppa dal piano interrato al primo piano.
All'interno, cromie e rivestimenti si presentano in veste semplificata: nella sala delle piscine minori, pareti vetrate, pareti rivestite in klinker, con coloritura scura a toni mutevoli, si relazionano alla pavimentazione chiara, su cui emergono le superfici d'acqua delle piscine.

Francesco Pagliari

Luogo: Mompiano, Brescia
Committente: Brescia Mobilità
Anno di Realizzazione: 2013
Superficie Costruita: 12.000 m2
Architetti: Camillo Botticini Architetto con Francesco Craca, Arianna Foresti, ATI con Studio Montanari e Nicola Martinoli
Design Team: Michela Cibaldi, Paola Bettinsoli, Ignazio Marchetti
Direzione dei Lavori: Roberto Migliorati
Impresa di Costruzione: Campana Costruzioni

Consulenti
Strutture: Claudio Toniolo, Giorgio Piliego
Impianti: Milano Progetti, Palumbo Ingegneri Associati
Impianti Elettrici: Studio Cvr Engineering

Fotografie: 3-9/10 © Niccolò Galeazzi, 1-2-4 © Alessandro Galperti

Camillo Botticini Architetto
Nasce a Brescia nel 1965. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1990, nel 2003 ottiene il titolo di dottore di ricerca in progettazione architettonica e urbana al Politecnico di Milano. Dal 2005 è professore a contratto di architettura del paesaggio urbano e dal 2009 di progettazione architettonica. Nel 2009 è invitato al workshop internazionale di Venezia.
Inizia l’attività professionale nel 1991, collaborando con S. Crotti, G. Canali e G. Belotti. Dal 1993 apre uno studio a Brescia. Nel 2008 fonda abda con Giulia de Appolonia.
I suoi progetti ottengono numerosi premi e segnalazioni: l’ampliamento del Cimitero di Marcheno (1995-97), segnalato al premio Inarch, Domus 1998; la sede dello showroom Damioli a Ponte S. Marco (Bs), selezionato al premio nazionale di architettura Luigi Cosenza 1998; il cimitero di Bagnolo Mella (selezionato al premio europeo Luigi Cosenza, 2002); una palestra a Sarezzo (menzione d’onore al premio Arches 2004 e selezionata al forum della città al Festival dell’Architettura 2004).
Per gli alloggi Aler a Brescia viene selezionato al premio Piranesi 2005, riceve la menzione d’onore alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana 2006, e viene candidato dalla Triennale di Milano al Premio Europeo Mies van der Rohe. Il progetto vince il premio nazionale Inarch-Ance 2006 ed è selezionato al Premio Europeo per l’Edilizia Residenziale Economica Ugo Rivolta (2008).
La scuola elementare di Azzano Mella è selezionata al Festival dell’Architettura 2005, e la mensa scolastica a Villafranca è finalista al Premio Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana, Triennale di Milano, 2009.
Fra i concorsi vinti si evidenziano: la sistemazione di piazzale Bertacchi a Sondrio (1991); il centro civico a Villa Carcina a Brescia (1998); il Centro natatorio di Brescia (2005); il centro civico di Malnate (Va), 2007; il nuovo Policlinico di Milano (con Techint, 2008). È stato selezionato nei concorsi per il centro natatorio di St. Moritz e per un intervento di edilizia sociale a Parigi (2010). Tiene conferenze di presentazione del proprio lavoro in Italia e all’estero ed è relatore ai convegni “Identità dell’architettura italiana” (Firenze 2006) e “Grandi ensembles residenziali”, Triennale di Milano (2008).

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