Un progetto che riunisce centri e club sportivi, un deposito barche, spazi culturali e workshop
Una casa che vuole essere di tutti, una “lanterna” sull’acqua per immergersi nell’ecosistema marino ed entrare in simbiosi con esso, un hub culturale e sportivo ispirato alle imbarcazioni in legno e un omaggio alla tradizione dei pescatori danesi: è così che è nato il nuovo centro marittimo della città di Esbjerg, definito anche The Lantern per la sua luminosità nel buio e firmato dagli studi WERK Arkitekter e Snøhetta.
L’obiettivo alla base del progetto, come sottolineato dal direttore creativo di WERK Arkitekter, Thomas Kock, è stato fin da subito quello di dare vita a un polo di attrazione per una ricca comunità del mare sulla costa occidentale della Danimarca, capace di unire in un sol luogo, tra le altre cose, club sportivi, un centro per turisti e visitatori, un deposito per le imbarcazioni, spazi workshop.
«Questo centro marittimo vuole essere una dimora per tutti – ha sottolineato Frank D. Foray, senior architect e project manager di Snøhetta –, per l’esperto subacqueo e per il professionista di kayak, per pescatori professionisti e amatoriali ma anche per i passanti».
La possibilità di entrare così in connessione con la natura passa attraverso la progettazione e soluzioni architettoniche individuate dai due studi per la realizzazione di The Lantern, caratterizzata da linee morbide e sinuose, ampie vetrate che smaterializzano le barriere tra interno ed esterno e che consentono un continuo scambio di luci. Da una parte, infatti, la luce naturale inonda gli spazi interni, dall’altra, la luce artificiale accesa di notte trasforma la struttura in un faro acceso nel buio.
Riprendendo la tradizione della città portuale di Esbjerg, contraddistinta dall’artigianato e dalla maestria nella lavorazione del legno per le barche, WERK Arkitekter e Snøhetta hanno reso queste due suggestioni il cuore del loro progetto. Un omaggio, dunque, che si può cogliere in primis dal design della struttura, ispirato alle geometrie e ai materiali delle imbarcazioni: un esempio particolare è quello delle facciate, con un ritmo e forme che ricordano quelle di un kayak. Tanto all’esterno quanto all’interno, a essere protagonisti sono i pannelli in legno dalle diverse inclinazioni: gli angoli di varie ampiezze che vengono così a crearsi permettono di ottenere continue variazioni tra luci e ombre, le quali sono accentuate anche dalle linee tondeggianti e dalle aperture circolari in copertura e sul terrazzo.
Il clima che si percepisce avvicinandosi ed entrando al centro marittimo riflette dunque i mutamenti del mare, con il suo movimento ipnotico e senza fine, senza tuttavia piegare la funzionalità alla poetica fine a sé stessa: le sale, avvolgenti e calde, trasmettono l’idea di essere all’interno di una nave, a diretto contatto con il mare e con le sue varie forme di vita.
La simbiosi tra estetica e funzionalità ha quindi accompagnato all’ulteriore fusione tra bellezza e resistenza, tra eleganza e robustezza: oltre a essere un punto di attrattività per la comunità del luogo e non solo, è anche un angolo di riparo. Le sue forme creano una protezione nei confronti del vento, mentre la struttura, fino al primo piano in calcestruzzo, è appositamente pensata per sopportare situazioni di alta marea.
Il fulcro del centro marittimo di Esbjerg è in ogni caso la terrazza sollevata accessibile attraverso due scale e aperta al pubblico: la copertura, nuovamente in legno e dalla forma curva, nasconde poi nella sua cintura esterna i pannelli solari.
Un progetto, dunque, la cui visione unisce poetica ed estetica con praticità e funzionalità a disposizione di tutti gli amanti del mare.
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Location: Esbjerg, Denmark
Architects: WERK Arkitekter and Snøhetta
Client: Esbjerg Municipality
Area: 2,800 m2
Photography by wichmann+bendtsen photography, courtesy of Snøhetta