Centro della Musica di DAP studio | THE PLAN
  1. Home
  2. Architettura
  3. Centro della Musica

Centro della Musica

Dap Studio

Centro della Musica di DAP studio | THE PLAN
Scritto da Francesco Pagliari -

Il Centro per la Musica a Cassano d’Adda, commissionato dal Comune di Cassano, corrisponde ad un’idea d’architettura che costruisce un luogo di elevate funzioni e significati pubblici: l’edificio si affaccia su uno spazio ampio, fronteggiando una piazza di intenso valore urbano, e si rispecchia simbolicamente nel volume virtuale che i filari d’alberi, racchiudendo la piazza, propongono sul bordo viabilistico a sud. Una “Casa” per la musica, per un bacino d’utenza vasto: Cassano d’Adda è un centro urbano, dotato di qualche emergenza (la grandiosa villa Borromeo ora inglobata all’interno del tessuto urbano, l’affaccio sul fiume Adda, in posizione paesaggisticamente rilevante e nelle vicinanze di luoghi storici che si susseguono lungo il corso del fiume), e costituisce un riferimento nella popolosa zona fra Milano e Treviglio/Bergamo. Il progetto individua con rigore e raffinatezza compositiva un edificio dalle funzioni molteplici, attinenti alle forme dell’espressività artistica e alla didattica della musica, nell’obiettivo di costituire un polo di incontro, a largo spettro: l’Auditorium, gli spazi interni utilizzabili per manifestazioni ed attività espressive, le aule specificamente destinate alla didattica, gli spazi commerciali e di ristoro, aperti alla frequentazione pubblica ed accessibili in maniera indipendente dalle funzioni di spettacolo e didattiche. La piazza urbana, utile anche per eventi all’aperto, supera un leggero dislivello ed introduce all’ingresso principale del Centro per la Musica, sulla facciata a sud: il progetto compone un edificio dal volume regolare, un parallelepipedo a tre piani fuori terra ed un piano interrato. I prospetti si presentano con ampie superfici di parete opache, dalle poche aperture: in tale netta conformazione geometrica del volume, l’architettura opera lievi e raffinate distinzioni, che formano tenui accenti di chiaroscuro nelle pareti opache, attraverso differenti granulometrie degli intonaci. A sud, il prospetto distingue il corpo principale dalla torre scenica per l’Auditorium, separata da una cesura nel volume; una lunga vetrata a piano terreno, segnata da una massiccia pensilina e dai montanti obliqui e perpendicolari in acciaio, connota il prospetto ed indica l’ingresso principale: la corrispondenza con la posizione del foyer, lo spazio cardine dell’edificio, assume la finalità di porre in diretto collegamento (visivo e d’accessibilità) gli articolati spazi interni del Centro per la Musica con lo spazio esterno della piazza, accentuando il valore di interconnessione. Il foyer è il nodo dell’edificio: uno spazio accessibile e fruibile, come una piazza interna all’edificio, alla quale fa da contraltare la piazza esterna; uno spazio che si dilata sulla dimensione verticale e costituisce uno spazio cavo che regola l’interno dell’edificio, a tutt’altezza (11,30 metri) fra i vari livelli, e fa leggere l’articolazione interna, fra passerelle, percorsi di collegamento e massa evidente dell’Auditorium; uno spazio che accoglie, con il lungo banco per le informazioni; uno spazio che separa ed unisce, contemporaneamente: verso est, si colloca il volume aggettante e profilato dell’Auditorium a 300 posti; verso ovest, il volume degli spazi commerciali (con funzioni di caffetteria ed uffici); una zona con sviluppo a gradoni per sedute collega al livello inferiore del foyer: vi si aprono la caffetteria e lo spazio commerciale, formando un’area appartata che può ospitare eventi e saggi musicali. All’interno del Centro, al piano interrato si collocano anche i servizi generali (bagni per i vari tipi di pubblico frequentante, magazzini, locali tecnici). La scuola di musica si posiziona al livello superiore, in una disposizione che prevede cinque patii perimetrali aperti verso l’esterno ed un patio centrale, sui quali affacciano le otto aule, ed uno spazio centrale nella pianta, più ampio, per esercitare funzioni di appoggio alla didattica. Un’architettura che pone come prioritario il concetto di collegamento fra gli spazi e di possibile collaborazione fra le caratteristiche funzionali, che si dilatano: il foyer non è solo uno spazio di rappresentanza come nella tradizione teatrale, ma forma il nucleo dell’edificio; la zona commerciale e di ristoro può integrarsi al programma funzionale dell’edificio; l’Auditorium si presenta come un luogo di articolate fruizioni. La raffinatezza del comporre l’architettura si dichiara anche nell’uso puntuale di accenti di materiali e colori (i gradini delle scale, la gradinata al livello inferiore, i rivestimenti interni, in lamiere traforate e pannelli).

Luogo: Cassano d’Adda (Milano)
Committente: Comune di Cassano d’Adda
Anno di Realizzazione: 2017
Superficie Costruita: 2.443 m2
Architetti: Dap Studio - Elena Sacco, Paolo Danelli
 

Consulenti
Strutture:
Giovanbattista Scolari
Impianti: Ebner Engineering

Fornitori
Opere Edili:
Consorzio Litta
Arredi su Disegno: BD Italia
Arredi: Estel
Controsoffitti: Knauf, Barrisol
Ascensori: Schindler
Pavimenti: Forbo, Artigo
Pavimentazione Piazza: Levocell

Fotografie: © Filippo Romano, courtesy DAP Studio

 

DAP STUDIO
DAP studio è uno studio associato di architettura con sede a Milano, nato nel 1992 dalla collaborazione tra Elena Sacco e Paolo Danelli, entrambi laureati alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Lo studio partecipa a concorsi e opera nel campo della progettazione a varie scale di intervento. L'approccio alla progettazione viene basato su una continua verifica del rapporto tra tema e programma e la costruzione dell'architettura è oggetto di particolare studio e sperimentazione. Lo studio si caratterizza per un’elevata qualità delle realizzazioni, frutto di una costante ricerca e di un’esperienza che hanno portato alla pubblicazione di molti progetti e all’ottenimento di premi e riconoscimenti. I progetti sviluppati affrontano tematiche diversificate: la città, la residenza, il terziario, la progettazione ambientale. Negli ultimi anni la progettazione di spazi pubblici destinati ad attività culturali è stata oggetto di particolare approfondimento. Alla progettazione architettonica viene, inoltre, affiancata un’altra area di attività: lo sviluppo di progetti e sistemi culturali. La sinergia con questo ambito di lavoro permette allo studio di affrontare con efficacia anche gli aspetti programmatici del progetto sviluppando studi di fattibilità e programmi preliminari alla progettazione architettonica.

Resta aggiornato sulle novità del mondo dell'architettura e del design

© Maggioli SpA • THE PLAN • Via del Pratello 8 • 40122 Bologna, Italy • T +39 051 227634 • P. IVA 02066400405 • ISSN 2499-6602 • E-ISSN 2385-2054
ITC Avant Garde Gothic® is a trademark of Monotype ITC Inc. registered in the U.S. Patent and Trademark Office and which may be registered in certain other jurisdictions.