Roland Baldi: Caserma dei Vigili del Fuoco Fleres
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Caserma dei Vigili del Fuoco Fleres

Roland Baldi architects

Roland Baldi: Caserma dei Vigili del Fuoco Fleres
Scritto da Francesco Pagliari -

La caserma dei Vigili del Fuoco nella val di Fleres, un edificio ad un piano dal volume squadrato, si situa nel fondovalle: la zona è soggetta a movimenti franosi sul versante montano, che comportano depositi di materiale verso il fondovalle. Per la protezione dalle frane si rende necessaria una diga di contenimento che racchiude un profondo bacino di raccolta per i detriti: il volume dell'edificio si staglia sul declivio del muro di protezione e contenimento, e prolunga verso strada l'artificialità del rilevato, assumendo nel prospetto principale verso sud un andamento obliquo in analogia al declivio della diga; la forma geometrica generale sottolinea aspetti di solidità e regolarità.
La caserma si compone di due parti funzionali: da un lato, verso est, l'autorimessa per i mezzi di servizio, con gli spazi retrostanti per il magazzino, l'officina, il vano tecnico inseriti parzialmente nella profondità del muro di contenimento; dall'altro lato, verso ovest, si raggruppano la sala per le comunicazioni, la sala comando, l'ambiente per l'istruzione del personale, gli spogliatoi, dotati di lucernari per l'illuminazione zenitale, e i servizi igienici. Le due parti funzionali sono ben distinte: il corpo dell'autorimessa presenta un volume ad altezza maggiore, con la soletta di copertura che sormonta il volume attiguo, mentre il corpo minore si prolunga sul piazzale di manovra degli automezzi di servizio. Il corpo minore, con gli spazi amministrativi e di comando, è separato dall'autorimessa per quanto riguarda gli aspetti dell'isolamento termico.
Sul prospetto principale dominano i quattro portali per l'autorimessa, ognuno consistente in vetrate a tutt'altezza apribili a libro sulla mezzeria, che consentono l'illuminazione naturale per il profondo spazio di ricovero degli automezzi; nella porzione di prospetto relativa al corpo minore, si aprono le finestre per la sala comunicazioni e per la sala d'istruzione, leggermente arretrata rispetto alla facciata e alla sala comunicazioni.      
Il progetto definisce una scelta caratterizzante per il rivestimento esterno dell'edificio, la cui struttura in calcestruzzo armato emerge a vista all'interno dell'autorimessa, rivelandosi anche all'intradosso della copertura. Il pietrisco, le pietre e i detriti, frantumati in loco, costituiscono il materiale di rivestimento per i prospetti dell'edificio. Si produce un raddoppiamento significativo: il recupero del materiale proveniente dai movimenti franosi agisce come un riferimento alla natura circostante ed identifica l'edificio nelle pietre racchiuse ed assestate nei gabbioni in acciaio zincato, la cui rete esterna lascia vedere la trama e la consistenza di una materia dai contorni irregolari che si assembla in un insieme possente. Tanto la diga di contenimento e protezione, quanto il rivestimento in pietrame dell'edificio insistono sulle complesse relazioni fra natura ed artificialità, che il progetto estende in una dimostrazione articolata di modernità.
Francesco Pagliari         

 

Luogo: Brennero, Bolzano
Committente: Comune di Brennero
Anno di Realizzazione: 2015
Superficie Costruita: 423 m2
Architetti e Direzione dei Lavori: Roland Baldi
Design Team: Harald Kofler, Karin Kretschmer
Impresa di Costruzione: Unionbau

Consulenti
Strutture: 3M Engineering
Impianti: Energytech
Sicurezza: New Engineering

Fornitori
Facciata: Kreithner
Portoni Autorimessa: Auroport

Luci: Zumtobel

Fotografie: © Oskar Da Riz


Roland Baldi Architects
Lo studio d’architettura Roland Baldi lavora nel settore dell’architettura e dell’urbanistica, occupandosi anche di progetti di architettura d’interni, di paesaggio e di design. Tanti incarichi sono il risultato di concorsi vinti. I progetti elaborati dallo studio spaziano dall’edilizia industriale e commerciale a quella abitativa, dai progetti urbanistici, di infrastrutture e di edilizia nel settore dell’istruzione, fino al design di arredi. Tra i progetti più importanti dello studio vi sono il masterplan per la zona Rosenbach (ex-caserma Mignone) a Bolzano, il parco aziendale Syncom a Bressanone, la sede universitaria di Brunico, la centrale per il teleriscaldamento di Chiusa, la funivia di Merano 2000 e la sede della TechnoAlpin a Bolzano. Molti dei progetti finora realizzati hanno ottenuto premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, e sono stati esposti in varie mostre importanti (fra le altre: Biennale di architettura di São Paulo 2012, La Biennale di architettura di Venezia 2006 e 2014, “Architetture recenti in Alto Adite 2006-2012”, mostra personale alla galleria Prisma a Bolzano 2012, alpitecture meets biennale 2014, Premio Architettura Città di Oderzo, Premio Architettura Alto Adige 2013, best architects award 2014, Iconic Award 2014). I progetti dello studio si ispirano al motto “simple but different” e sono caratterizzati dall’attenzione alla sostenibilità.

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