A Giarre, sulle pendici dell’Etna, il progetto per la casa LRG percorre vie d’identificazione, intrecciando la rilettura della casa tradizionale siciliana a patio, l’espressione di chiarezza geometrica dei volumi con l’accostamento di nuclei distinti e rilevanti per funzioni, con l’uso dei materiali diversificati per comporre accenti nell’architettura, ed utilizzando i distinti livelli del terreno come un dato d’orientamento propositivo. Nella casa LRG, il progetto del giardino e degli spazi a verde diviene un ulteriore componente per l’identificazione di un’abitazione in cui la sfaccettata correlazione fra spazi interni ed esterni è un obiettivo architettonico di notevole significato. Volumi intersecati e patio: la correlazione si apre a considerazioni molteplici, in quanto lo spazio aperto del patio - centrale per logica progettuale ed anche visuale, per la presenza di un magnifico albero d’ulivo - è perimetrato in modo apparentemente contrastante. Blocchi funzionali dell’abitazione si allacciano attorno al patio, con l’affaccio mediato dal porticato che introduce ad una parte degli spazi di relazione (la zona soggiorno-pranzo) e cucina e al corridoio di distribuzione per la zona notte dell’alloggio. Il dato rilevante è che il perimetro del patio non si completa con la solidità di murature o la permeabilità di altri settori porticati, ma con la suggestione dell’acqua che scorre: un getto d’acqua sgorga da una fonte a doccione sul muro e si raccoglie in una vasca, da cui parte un piccolo canale - con suggestiva illuminazione notturna - a porre un confine virtuale, fino ad accompagnare il dislivello del terreno, collocandosi fra la scalinata ed il muro di contenimento del terreno in pietra lavica; un’altra vasca forma il punto conclusivo del percorso d’acqua. Connessioni, ancora, e spazi segreti del patio; l’acqua è elemento di ricchezza e prestigio per i valori che si mutuano dalla tradizione; l’acqua contrassegna il giardino; l’acqua è presenza dinamica e sollecita percezioni sensoriali profondamente radicate.
La stanza da letto principale e i servizi annessi si collegano direttamente, per mezzo della scala interna ad una rampa, alla stanza al livello superiore con funzioni di studiolo; si costituisce una sorta di blocco a torre, rivestito di lastre in pietra bianca liscia: la parete perimetrale sul patio è priva di finestre, poiché l’affaccio prioritario di questi spazi è orientato verso la porzione di giardino posta alla quota inferiore. Un ampio taglio verticale nella parete del prospetto sul giardino unifica l’affaccio delle stanze, che si arretrano dal filo di facciata con le proprie vetrate. Al lato opposto, il progetto articola contrapposizioni ed accostamenti, per volumi, per materiali, in un’espressione compositiva, che distingue e nello stesso tempo media fra i nuclei percettivamente separati e l’unità di fondo della villa. I volumi si accostano, come blocchi apparenti e distinti, contrassegnati da lastre in pietra bianca e in pietra lavica: vi corrispondono la zona dell’ingresso e una parte della zona soggiorno, raccolta e meditativa, dotata di un soppalco di grande riservatezza. I volumi si legano all’interno in orizzontale e in verticale: gli spazi a doppia altezza, l’uno sull’atrio di distribuzione e l’altro sul soggiorno-libreria, conducono ad un accento nel prospetto, con un taglio di facciata che si sviluppa in verticale-orizzontale e denuncia la complessità degli spazi interni. E il volume contraddistinto dalla pietra lavica si slancia con le superfici vetrate arretrate, che si aprono verso l’interno del giardino e denotano il doppio livello della zona soggiorno per relazioni sociali e meditazioni. Materiali, per sottolineare la diversificazione espressiva che si ricompone nelle scelte progettuali per un’abitazione di chiara contemporaneità e complessità: acciaio Cor-ten per i cancelli d’ingresso, accanto alla muratura di confine in pietra lavica; pavimenti in marmo e legno; acciaio e legno, nelle balaustre e nei parapetti per le scale; forme d’accento, che ripercorrono le valutazioni del progetto, interrelate fra apparenze e dichiarazioni sostanziali nel rigore di forme e materie.
Francesco Pagliari
Luogo: Giarre, Catania
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2012
Superficie Costruita: 360 m2
Architetti: SCAU Studio Impresa di Costruzione: Guglielmino Giosuè
Fotografie: © Moreno Maggi
SCAU Studio
SCAU Studio nasce nel 1980 come Studio Consociato di Architettura ed Urbanistica dall’incontro professionale tra Angelo Di Mauro, Angelo Vecchio e Francesco Russo. Dal 2000 inizia una fase di rinnovamento, accoglie due nuovi soci, Koncita Santo e Alfio Cavallaro e si trasforma proponendosi come società di progettazione integrata. Nel marzo del 2002 la società adotta il sistema di certificazione di qualità ISO 9001. SCAU Studio ha sviluppato un grande numero di progetti per enti pubblici e privati con un continuo spirito di rifondazione disciplinare. La produzione progettuale nasce da una ricerca che coniuga innovazione e sperimentazione nell’intento di ridefinire costantemente i rapporti tra tecnologia, funzionalità ed estetica. Negli anni SCAU ha consolidato un metodo, un approccio alla ridefinizione continua di un linguaggio architettonico autonomo e peculiare, per affrontare con una solida professionalità anche le sfide imposte dalla cultura della globalizzazione; oggi, ha intrapreso un’ulteriore evoluzione e si propone sullo scenario internazionale sviluppando i propri punti di ricerca in nuove opportunità e integrandosi con differenti realtà paesaggistiche e culturali.
Titoli e premi
- 1° Classificato - Concorso “Progetto della nuova Chiesa dei Santi Cosma e Damiano - Curia di Acireale”, Acireale (CT) 2008
- Progetto segnalato - Centro commerciale Ciclope, Acireale - Premio “Quadranti d’Architettura” per la sezione “Premio Giovan Battista Vaccarini ad un’opera d’architettura”, Pedara (CT) 2010
- 3° Classificato - Progetto Struttura Alberghiera La Zagara - “Premio Internazionale Ischia di Architettura”, 19-24 luglio 2010, Ischia (NA)
- 1° Segnalazione - Concorso di Progettazione di Idee “Progetto di rigenerazione dello spazio aziendale e delle frange urbane di margine - 2010_Parco commerciale Edil Tomarchio”, Aci S. Antonio (CT)
Sull’attività di Scau Studio e sulla sua produzione si può consultare il volume “Scau Studio – Opere e Progetti” a cura di L. P. Puglisi – Edilstampa, Roma 2010.