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Casa in Val di Noto

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Casa in Val di Noto di morana+rao architetti | THE PLAN
Scritto da Francesco Pagliari -

Un’architettura che intende esser pienamente partecipe dell’affascinante paesaggio nella Val di Noto, in una Sicilia che modula il morbido digradare collinare e la luminosità riflessa dal vicino Mediterraneo: per la villa, il carattere distintivo si evidenzia nella coniugazione di raffinate ed eleganti soluzioni progettuali, attraverso un’intensa capacità di indicare nel progetto un modo di abitare coerente ad una concezione integrata fra gli elementi del costruire e gli elementi della natura antropizzata.
Un radicale inserimento nel paesaggio, nel progetto di Luana Rao ed Andrea Morana: l’architettura è razionalmente semplificatrice, una schematizzazione di geometrie pure e “nobili”, un parallelepipedo chiaramente visibile nel paesaggio, per la sua geometria, per la coloritura bianca delle pareti intonacate, un’architettura che determina propri valori e vive di correlazioni fra apertura e chiusura, mediando trasparenze e luminosità, in uno sguardo molteplice che si costruisce per vari gradi di connessione fra ambienti-stanze ed ambienti-luoghi aperti. E tutto si inquadra nel paesaggio, in maniera profonda, radicale, attraverso l’osmosi fra la grande visuale e la concentrazione geometrica della villa.
Il dato conclusivo è una forma ritmica ed empatica, dell’architettura e dell’abitare: la villa è un riferimento eloquente, nel digradare dell’altopiano verso sud (come se fosse un terreno terrazzato), e nello stesso tempo propone silenzi meditativi, quei silenzi propri dell’integrazione nella natura delle cose e propri dell’osservazione minuziosa, analitica. Controcanto, espressione poetica per vie interne a ciò che accade, partecipando alla natura e all’architettura con una misura d’equilibrio nello svolgersi del tempo e delle cose.
Arrivare alla villa, godere lo schema di semplificazione razionale che si manifesta: l’idea è quella di approssimarsi lentamente ad un elemento costruito, un bianco e puro volume, su un modesto spiazzo che ne è sedimento lieve, una sorta di pausa che si depone in un quadro di più grandi dimensioni, dove la cornice sfugge, diviene estensione delle sfumature dell’orizzonte, che è in realtà il corretto riferimento, la dimensione concettuale da adottare.
Una parete chiusa a nord, l’ingresso a est con un’apertura a tutt’altezza protetta da una lamiera metallica scorrevole microforata che induce a valori fondativi d’integrazione esterno/interni attraverso la semitrasparenza, ad ovest un breve nastro finestrato, a sud - la visione principe - una grande apertura verso l’orizzonte e l’infinito che viene a suggerirsi. Anche questa apertura a tutt’altezza e di maggiori dimensioni è regolata dallo scorrere delle lamiere metalliche microforate,  così che le due pareti (verso sud e verso est) innescano una variabilità incessante di combinazioni.
All’interno del parallelepipedo della villa, gli spazi sono governati da relazioni multiple. Appoggiato alla parete sul lato nord, l’ambiente di socialità, che dispone di un camino e congloba in maniera elegante le zone cucina, pranzo e soggiorno, è caratterizzato da un’ampia parete vetrata a tutt’altezza che si connette allo spazio aperto interno alla villa. Al lato verso ovest, si dispongono le tre stanze da letto, distribuite da un breve corridoio/spazio di disimpegno.
Lo spazio aperto interno, che può assimilarsi ad una corte centrale quadrata che si prolunga sotto la soletta di copertura verso est e verso sud in corrispondenza delle aperture contraddistinte dai telai metallici scorrevoli, è il luogo dove si esplicitano ed addensano le relazioni d’abitabilità e le visuali. La parete vetrata dell’ambiente di soggiorno è in relazione laterale con l’accesso da est e in relazione quasi d’assialità centrale con l’apertura sul paesaggio a sud; a loro volta, le aperture possono variare nella disposizione dei telai scorrevoli e, quindi, nelle relazioni con l’esterno. Si viene a determinare una somma crescete di valori d’abitabilità, in una raffinatezza di potenzialità nella connessione fra gli spazi che opera nella direzione di arricchire il tempo dell’abitare attraverso una molteplicità programmatica, attraverso la mutevolezza della luminosità e attraverso una forma di astrazione fra paesaggio ed architetture.

Francesco Pagliari 

Luogo: Altopiano dei monti Iblei, Noto (SR), Italy
Anno di Realizzazione: 2016
Superficie Costruita: 157 m2
Architetti: morana+rao architetti
Impresa di Costruzione: Angelico Costruzioni

Consulenti
Strutture: Antonio Di Benedetto
Impianti: S.A.M.E., MV Impianti

Fornitori
Porte e Finestre: Domal

Fotografie: © Francesco Caristia

 

morana+rao architetti
Andrea Morana e Luana Rao, studiano presso la Facoltà di Architettura di Siracusa, dove nel 2009 si laureano discutendo una tesi in comune sul recupero dell'ex caserma Abela, relatore Bruno Messina, cui viene conferita la lode e dignità di stampa.
Durante il periodo della formazione partecipano a workshop internazionali in Portogallo, Argentina e Italia e partecipano, come collaboratori, a concorsi di architettura ricevendo vari riconoscimenti e premi.
Nel 2007 vincono il terzo premio al concorso internazionale per studenti per la riqualificazione urbana di Mondello. L’anno successivo, ancora studenti, realizzano Casa M con cui vincono gli International Design Awards di Los Angeles nella categoria residenza.
Nel 2010 fondano a Siracusa lo studio morana+rao architetti.
Nel 2012, ricevono la menzione d’onore per il Premio Nazionale Selinunte nella selezione Young Italian Architects indetto da Aiac.
Nel 2014, vincono il primo premio al concorso regionale In/Arch-Ance Sicilia – sezione under 40 con il progetto Casa O e ricevono la menzione d’onore al premio nazionale Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2014 indetto dal Cnappc con il progetto di riqualificazione di Largo Porta Reale a Noto.
Nel 2015 vincono il primo premio al concorso nazionale Italian Pool Award 2014. Sempre nello stesso anno ricevono la menzione d’onore al premio nazionale Premio Gubbio 2015 indetto dall’ Ancsa con il progetto Largo Porta Reale a Noto e vengono segnalati nella categoria Nuova costruzione al premio Quadranti d’Architettura 2015 con il progetto Cappella F.

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