La villa è costruita con la tecnica parte dell' "Intangible Cultural Heritage of Humanity" dell’Unesco
Storia, tradizione, materiali locali e una costante connessione con il territorio: Casa Fly a Palma de Maiorca, progettata dallo studio BEEF architekti, racchiude tutto questo, rappresentando così un punto privilegiato da dove partire per scoprire l’isola spagnola.
Per un visitatore ignaro della cultura e della storia di Maiorca e del Mediterraneo, c’è un angolo dell’isola dal quale iniziare a scoprire, passo dopo passo, il territorio e la sua tradizione vernacolare: Casa Fly, firmata dallo studio di architettura slovacco BEEF architekti, è infatti un omaggio alle bellezze naturali, paesaggistiche e storiche dell’isola spagnola, grazie a un sapiente uso di materiali tipici locali e a una connessione costante con l’ambiente circostante, tanto visiva quanto fisica.
Recuperando antiche tecniche costruttive, lo studio ha reso protagoniste del design della struttura, sia all’esterno sia all’interno, le pietre provenienti da cave limitrofe e che connotano l’estetica dell’intera isola. In particolare, tra le soluzioni adottate vi è quella denominata “pedra en sec”, una strategia nominata nel 2018 Intangible Cultural Heritage of Humanity dell’Unesco. Le pietre e la loro trama, continuando anche negli spazi interni dell’abitazione, non rispondono tuttavia solo a esigenze armoniche legate all’aspetto, ma anche a esigenze funzionali e costruttive: queste hanno importanti risvolti sulle condizioni climatiche degli spazi, mantenendo cioè gli ambienti freschi d’estate e di accumulare calore in inverno. Altrettanto determinanti nella garanzia di adeguate condizioni di ventilazione e di illuminazione sono le finestre a tutta altezza, non a filo struttura e dotate appositamente di persiane pieghevoli in legno. Il fatto di essere, per così dire, spinte verso l’interno della struttura permette di creare delle zone d’ombra, analogamente a quanto ottenuto attraverso le lamelle delle persiane. Queste, oltre a essere una naturale protezione nei confronti del calore, lasciano circolare l’aria con una ventilazione naturale persino da chiuse.
La pietra locale e il legno hanno un ruolo preciso anche nell’interior design di Casa Fly: il secondo di questi materiali, utilizzato per la struttura sempre in lamelle a protezione della scala centrale, riveste il ruolo specifico di fulcro degli spazi. Tale elemento di partizione, infatti, è definibile come asse verticale, una sorta di scheletro dell’abitazione ben visibile anche dall’esterno. Questa trama, oltre a essere ripresa anche ai lati di alcune finestre, fa da sfondo al tavolo della sala al piano terra in continuità con lo spazio esterno a bordo piscina, per poi continuare senza interruzioni fino al piano superiore.
In cima alla scala, in equilibrio cromatico con le lamelle in legno e la pietra delle pareti, vi è una statua astratta in bronzo la cui forma rievoca quella di un angelo: la sua collocazione è un invito a rivolgersi verso il panorama e a immergervisi da vari punti di osservazione. È proprio questa una delle peculiarità dell’intera casa, poiché ogni zona ha una propria visuale privilegiata di connessione diretta, talvolta, con il mare sterminato, talaltra con la città sottostante e le sue luci: la piscina a sfioro è visivamente in continuità con il blu dell’acqua e con l’orizzonte; il primo piano, a partire dalle stanze da letto e da bagno, con la vita di Maiorca, visibile in quello spazio libero lasciato tra il terreno e le chiome dei pini.
Location: Mallorca, Spain
Architects: BEEF architekti
Completion: 2020
Built-up Area: 266,96 m2
Gross Floor Area: 402,37 m2
Design team: Helena Kučerová
Local architect: 3de3arquitectes
Project manager: About Living
Construction company: Grupo Ferrá
Carpentry work: Nadal mobiliari
Garden: Mallorca Eden Jardin
Photography by Tomeu Canyellas, courtesy of BEEF architekti