Casa Farace, qualità ed espressività
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Casa Farace, qualità ed espressività tra contemporaneità e tessuto storico

Lillo Giglia Architecture

Casa Farace, qualità ed espressività
Scritto da Francesco Pagliari -

Il progetto di casa Farace a Favara (cittadina siciliana nell’entroterra della provincia di Agrigento, a poca distanza dal capoluogo) affronta temi architettonici importanti, nella considerazione dell’architettura contemporanea che interviene all’interno di un tessuto urbano consolidato, in termini generali e particolari: nel caso specifico, la situazione urbana in cui si colloca casa Farace si potrebbe definire “intermedia”, che da un lato lambisce il centro storico e dall’altro si riferisce ad edificazioni più recenti, per le quali il valore preminente è quello di “aggregazione” edilizia, su uno schema viario che corrisponde all’ampliamento urbano di Favara nel secolo XX.

 Ci si trova di fronte, in realtà, ad una serie di considerazioni, che si concentrano su una fragilità costitutiva del tessuto edilizio più recente, per condizioni oggettive di manutenzione - talvolta non ottimali - e di consistenza stessa dell’edificato, non contrassegnato da riconoscibili presenze di valore. Il progetto di Lillo Giglia identifica quindi l’aderenza ad un metodo e ad una pratica costruttiva: il segno rilevante è quello di un’adesione all’accuratezza, come chiave di volta degli interventi, con una visione che nell’opera di sostituzione edilizia matura la necessità dell’attenzione, ai dati del paesaggio urbano, agli elementi di una contemporaneità che fa leva sul raggiungimento di condizioni abitative di qualità, attraverso la razionalità, attraverso un’espressività rigorosa e misurata, attraverso l’arricchimento di relazioni fra edificio contemporaneo e tessuto storico.

Il progetto si confronta con relazioni urbane di prossimità, in cui l’inserimento nella cortina edilizia presente diviene un punto d’evidenza, e con relazioni a più ampia scala, analizzando l’insieme del tessuto costruito cittadino, i punti di forza storici e i luoghi dell’orizzonte, nei quali si riflettono monumenti, lievi rilievi orografici, riverberi di luce di Sicilia. E, per certi aspetti, l’asse strategico dell’intervento (architettura contemporanea che deve essere di qualità) è reso ancor più rilevante dalla storia recente, di questo XXI secolo, di Favara. La città è divenuta un simbolo di che cosa possa significare l’apporto di visioni illuminate (artistiche, culturali, architettoniche) per una trasformazione positiva: contrastare il degrado, l’abbandono, la trascuratezza. Da luogo del palese abbandono a luogo in cui si amplificano occasioni di vitalità e prospettiva: il punto di svolta è rappresentato dall’attività di Farm Cultural Park, associazione ideata da Andrea Bartoli e Florinda Saieva (di cui lo stesso Lillo Giglia è socio fondatore) per la rinascita di Favara.

Il progetto di casa Farace, quindi, si determina come una riflessione sulla luce e si apre verso un dialogo con la città e le sue prospettive: il volume è incastonato nella cortina edilizia ed emerge come un edificio che riformula le relazioni. Volume bianco, prospetto principale sulla via di transito denotato dalla forza espressiva della loggia al secondo livello che aggetta obliqua rispetto al filo di facciata e si erge con la parete che si innalza, traforata da piccole aperture a dimensioni differenti, a delimitare il solarium sulla copertura. Sul fronte interno, un coerente sistema di loggia ed aperture finestrate segna un assestamento di verticalità. Il progetto riformula la sequenza funzionale dei piani, organizzando spazi interni razionali ed affacci di grande fascino, grazie anche al sovralzo di un piano, come consentito dalle norme.

Il piano terreno, alla quota stradale e in larga parte destinato a garage, serve da snodo verso il piano cantina seminterrato e il giardino; il primo piano serve come zona notte: la stanza da letto principale è una cellula disposta obliquamente nella superficie del piano, orientata verso il giardino posto al livello seminterrato; due stanze da letto minori completano la zona notte. Il secondo piano si presenta come uno spazio libero di soggiorno e pranzo-cucina, in cui la visuale scorre in direzione longitudinale verso la loggia che prospetta sulla via e quella che si rivolge sul giardino interno, valorizzando le potenzialità dei due affacci opposti, in una duplice suggestione. In copertura si distende una superficie a “solarium”, intendimento coerente all’idea di correlare prospettive allargate, riservatezza e qualità abitativa, in ragione del colloquio con la luce e col cielo che impronta di sé l’intero edificio.

Qualità degli elementi e degli spazi, differenziandone la consistenza materica (come avviene per le scale di collegamento fra piano e piano, in un processo di alleggerimento), e denotando gli spazi di pulsioni luminose, sprazzi di luce naturale e nicchie a luce artificiale su una rampa di scale.

Project Name : Farace House
Office Name : Lillo Giglia Architect
Completion Year : 2020
Gross Built Area mq : 200 mq
Project Location : Favara _AG_Sicily
Program : Residential house
Client: Pietro Favara
Lead Architects : Lillo Giglia
Structural Engineer: Pierluigi Patti 
Contractor Costruction company: Lillo Crapanzano

Photographer  
Photo Credits : Salvatore Giglia and Lillo Giglia
Video link : https://www.facebook.com/LilloGigliaArchitetti/videos/2924880581134658 

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