Nel compatto e regolare tessuto che si espande dal nucleo storico di Bitritto - cittadina situata in prossimità di Bari - si realizza il progetto di riconversione per una costruzione risalente alla seconda metà del Novecento, un immobile a caratteri del tutto ordinari: la trasformazione si pone l’obiettivo di definire un edificio unifamiliare. La costruzione precedente, in posizione angolare ad un incrocio viario e con prospetti a schema elementare, è contrassegnata dalla presenza di balconi che corrono sulle due facciate perimetrali, lungo il primo piano e in relazione alla terrazza in copertura.
Il processo di riconversione a residenza unifamiliare si definisce attraverso demolizioni e ricostruzioni. Nel confermare il perimetro dell’edificio precedente, il progetto radicalizza idee di semplificazione e linearità nell'identificare il volume edilizio e nella declinazione dei prospetti, rinunciando in primo luogo ai balconi per un maggior rigore architettonico. Riordinare l’assetto delle facciate risponde ad una pluralità di intenti: definire un procedimento di chiarezza nell’espressione di razionalità contemporanea, introdurre con raffinatezza elementi di riconoscibilità nel tessuto edilizio, regolare l’apporto dell’illuminazione naturale laterale. Il progetto procede in modo lineare: si determina una fascia cieca di basamento nel prospetto orientato ad est, lasciando le sole aperture dell’ingresso e del garage, e nel prospetto orientato a sud si introduce nella fascia di basamento un frangisole ad andamento orizzontale. Nella fascia superiore del primo piano nel prospetto orientato ad est, la continuità dell'estesa parete cieca intonacata costituisce il fondale da cui aggettano lievemente tre bow-windows stilizzati, in corrispondenza di ciascuna stanza da letto, ordinati in un gruppo di due bow-windows e in uno singolo: in luogo del balcone continuo, conformano una soluzione efficace ed elegante, sia per l'illuminazione - regolata con un sistema oscurante ad anta scorrevole in legno e tenda a rullo interna - sia per una concentrazione espressiva che si appoggia sulla rarefazione degli aggetti in facciata.L’articolazione interna si inquadra nella medesima ricerca di chiarezza funzionale, differenziando esplicitamente i livelli: al piano terreno, si forma un ampio ambiente unico per la zona soggiorno-pranzo-cucina; al primo piano si situano le tre stanze da letto; al livello superiore, la terrazza e un ambiente per studio, che si estende in una sorta di patio prospettante sulla via con una vetrata, oscurata da pannelli apribili in legno. Al piano terreno, un piccolo spazio “verde” si interpone fra la parete a sud e l'ambiente soggiorno-pranzo-cucina, mediando la luce proveniente dal brise-soleil in facciata. Nel processo di demolizioni e ricostruzioni, ruolo progettuale fondamentale ricorre nella configurazione della scala: in luogo di una struttura massiccia in cemento armato, la nuova scala in acciaio e legno, leggera e sospesa, consente il passaggio della luce dalla vetrata sulla terrazza agli ambienti interni, distillando un'illuminazione naturale di qualità.
Francesco Pagliari
Luogo: Bitritto (BA)
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2014
Superficie Costruita: 300 m2
Costo: 350.000 Euro
Architetti: Moramarco+Ventrella architetti
Design Team: A.Berardi, A.Carannante
Direzione dei Lavori: Moramarco+Ventrella architetti
Impresa di Costruzione: Aresta Costruzioni
Consulenti
Strutture: G. Pantaleo
Impianti: M. D’Eligio
Fornitori
Oscuranti ed Elementi in Legno: Falpis
Bow Windows ed Elementi in Ferro: Ferrocreazioni
Schermature Solari: Griesser
Infissi: Finstral
Rubinetteria: Quaranta
Marmo: Tangari Paolo Marmi
Fotografie: © Pasquale Boezio
moramarco+ventrella
moramarco+ventrella architetti è uno studio fondato da Pierpaolo Moramarco e Stella Ventrella nel 2007, in seguito a un sodalizio formatosi nelle aule della facoltà di architettura del Politecnico di Bari. Lo studio opera nei settori della progettazione alle varie scale, affrontando temi derivanti da incarichi privati e dalla partecipazione a diversi concorsi. La loro attività professionale ha come obiettivo la ricerca della qualità architettonica partendo da tematiche fondative dell’architettura quali spazialità, materialità, luce e rapporto con il contesto sia che si tratti di recupero che della progettazione di un edificio complesso o del ridisegno di un tracciato urbano. Il campo d’azione principale è quello della residenza attraverso ristrutturazione, recupero e riuso, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e all’evoluzione tipologica. La ricerca trova ampia applicazione nell’architettura degli interni: la piccola scala permette di studiare e curare i particolari attraverso lo studio di dettagli costruttivi, sviluppando la ricerca nell’ambito delle tipologie residenziali e commerciali.
moramarco+ventrella architetti svolge la propria attività soprattutto in Italia con qualche collaborazione all’estero, in particolare in Svezia e Spagna. Partecipa a numerosi concorsi di progettazione, affrontando temi di rilevanza collettiva alla scala della città e del territorio ottenendo premi e riconoscimenti, tra cui il "Premio internazionale di architettura Barbara Cappochin" nel 2015 per Casa CS.