La residenza, situata nel centro di Tokyo, si presenta come imponente volume grigio dalle forme geometriche che si integra in modo fluido nel contesto urbano circostante
Situata su un terreno in leggera pendenza nel centro di Tokyo, la residenza Clay House, ovvero "casa di argilla", firmata dallo studio ATTA - Atelier Tsuyoshi Tane Architects, rappresenta un simbolo architettonico che fonde tradizione e sostenibilità.
La storia di quest'area residenziale risale al periodo Edo (1603-1867), quando la città di Tokyo era suddivisa in quartieri e strade dalle residenze dei samurai. Nel corso degli anni, queste residenze sono state sostituite da ambasciate ed edifici in stile occidentale, creando un panorama urbano con un variegato stile architettonico internazionale.
Organizzata su due livelli, Clay House si presenta all’esterno come un imponente volume grigio ottagonale caratterizzato da forme geometriche di diverse altezze che creano angoli e spigoli che si fondono con il contesto circostante. Questi elementi non solo conferiscono una presenza distintiva all'edificio nel tessuto urbano, ma offrono anche spazio aggiuntivo agli ambienti interni. Il progetto mira infatti a stabilire un equilibrio ideale tra il paesaggio esterno e lo spazio dell'abitazione, massimizzando lo spazio disponibile.
Al piano terra, si trovano spazi con differenti funzioni che coesistono tra loro, conferendo un senso di unità alla planimetria: l'atrio di ingresso, l'area living con la cucina, la cantina dei vini, il garage e un bagno di servizio. Al piano superiore, sono collocati invece lo studio e la zona notte, che comprende la camera padronale, con una stanza riservata al guardaroba, e quella degli ospiti, oltre al bagno principale dell'abitazione.
Gli interni sono rivestiti interamente da superfici in argilla spazzolata color sabbia che creano una continuità visiva in tutti gli ambienti. Gli arredi in legno, minimal ed essenziali, aggiungono un tocco di colore agli spazi, portando la natura all’interno della casa. Sono in legno anche i telai delle porte e i battiscopa che incorniciano le pareti delle stanze.
La cucina, situata in un open space, è dominata da un grande bancone a L, che funge da protagonista e diventa il fulcro di socialità della casa. Il bagno al primo piano, ampio e illuminato da un lucernaio, permette ai raggi del sole di bagnare le pareti con una luce delicata e soffusa, che conferisce all'ambiente un'atmosfera di pace.
La costruzione di Clay House ha nasce da un processo di maestria artigianale che, sebbene più lento rispetto ai metodi moderni, garantisce una maggiore longevità all'edificio. La casa ha anche migliorato le proprietà isolanti rispetto agli standard di Tokyo, permettendo di ottimizzare condizioni termoigrometriche. Al contempo, viene mantenuta la connessione tra esterno e interno, tipica dell'architettura tradizionale giapponese.
In conformità con le normative locali, il volume costruito non ha occupato oltre il 70% del terreno disponibile, restituendo il restante 30% alla natura. Sono stati infatti piantumati alcuni alberi, contribuendo a mantenere l'equilibrio ecologico e a migliorare il paesaggio tutto intorno.
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Location: Tokyo, Japan
Completion: 2023
Gross Floor Area: 178 sq. m
Architect: ATTA - Atelier Tsuyoshi Tane Architects
Concept: Tsuyoshi Tane
Project Team: Haruki Nakayama, Ryosuke Yago, Shota Yamamoto, Minako Matsumura, Froso Pipi, Matteo Zocche
Local Architect: Daisuke Maeda
Main Contractor: Eiko Construction
Consultants
Structural: Yasuhirokaneda.structure
MEP: Zo Design Office
Photography by Tomoyuki Kusunose, courtesy of ATTA