Un'esperienza abitativa: spazio e tempo si fondono in una villa che si interroga sulle relazioni complesse fra architettura, natura, paesaggio. Accogliere un fondamento progettuale a partire dalle scultoree emergenze rocciose limate dal vento che attorniano la villa e ne costituiscono un primo riferimento visuale e concreto; immettere nella correlazione fra lo spazio architettonico e il mare, immediatamente raggiungibile, un contenuto di sorpresa e di quotidianità nello stesso tempo; argomentare la formazione di uno spazio abitativo attraverso l'elegante chiarezza di assi progettuali e prospettive che si arricchiscono, sommando nel tempo le sensazioni e reinventandone i caratteri di volta in volta.Ed offrire l'esperienza delle coloriture evidenti ed orientative all'interno e all'esterno della villa, per costruire una dinamica della percezione e distinzioni sottili: individuare, identificare, suggerire spazi e tempi, per accostare modalità convergenti nell'abitare, in una successione di elementi che inglobano interno ed esterno, aria e luce.Rappresentazione poetica, attraverso ragionamenti d'architettura che mediano fra densità levigata della materia ed impalpabilità delle atmosfere, concatenando tensioni e suggestioni in un insieme sintetico: fondamento centrale del progetto è la configurazione di una molteplicità inventiva, nel proporre assi visuali che si riverberano attraversando la villa, anche in segni lineari a pavimento, e coniugano gli spazi abitativi in una reale congiunzione di interno ed esterno.
Il binomio interno/esterno si alimenta di mediazioni variabili. Una piccola corte interna pavimentata a ghiaia relaziona lo spazio della residenza con il cielo e le nuvole, aprendosi alla dimensione verticale.Nello stesso tempo si diramano ulteriori correlazioni: la corte è definita da pareti in parte vetrate, a formare l'asse visivo che percorre trasversalmente la villa fino alla “piattaforma” perimetrale esterna, prospiciente il mare. Con la funzione di punto focale, la corte attrae e separa: si lascia lambire dai percorsi ed attraversare dalle percezioni spaziali, suddividendo con levità gli spazi interni fra la zona per cucina/pranzo e l'ampio luogo di soggiorno, orientato verso il mare ed adiacente alle due stanze da letto. La zona pranzo, attraverso una vetrata scorrevole, si dilata all'esterno sotto l'aggetto della copertura, che si unisce ad una pensilina: un velo geometrico di lieve materia prolunga lo spazio conviviale fino a lambire la roccia e ad impadronirsi dell'orizzonte marino.Geometrie di elegante proporzione e forza d'immagine si susseguono nel perimetro della residenza: sequenze di travi a sbalzo formano possenti pergolati, che si legano ai volumi architettonici e disegnano tracce d'ombra - quasi materiche - sulle pareti e sulle superfici esterne, interloquendo con la gamma solare delle coloriture. Geometrie che inquadrano e sollecitano: i tagli verticali, che si aprono nelle pareti, propongono parallelismi con finestre alte e strette; la dimensione orizzontale si accentua nelle grandi vetrate, nelle travi a sbalzo dei pergolati, nella lunga mensola a parete, accanto alla zona esterna d'ingresso. Schermi di parete ed assi visivi dialogano nella suggestione del paesaggio, che si disvela con una progressione che si riversa nell'idea di meraviglia, nella chiarezza dell'assunto - ordinare architettura e forme della natura, fra spazio e tempo - e nell'eleganza del progetto.
Francesco Pagliari
Luogo: Porto Rafael, Sardegna
Superficie Costruita: 148,57 m2
Architetti: Susanna Nobili Architettura
Impresa di Costruzione: ARA Costruzioni
Consulenti
Paesaggio: Monique Pelegry
Modelli: Andrea De Carli
Fotografie: © Luigi Filetici, courtesy of SNA
Susanna Nobilli Architettura
Susanna Nobili inizia l’attività di progettazione nello studio di Pier Luigi Nervi durante gli anni universitari. Si laurea a Roma nel 1976.
Nel 1984 redige il progetto per quattro edifici per abitazioni ed uffici a Città del Guatemala (U.S.A.), dove viene inserita la nuova sede della Cancelleria dell’Ambasciata Italiana in Guatemala.
Nel 1990 con Costantino Dardi segue il progetto del restauro e dell’adeguamento funzionale di Palazzo Poli e della Calcografia Nazionale in Roma, nuova sede dell’Istituto Nazionale per la grafica, il relativo allestimento museale ed il piano del colore.
Nel 1992 con Gae Aulenti segue il progetto di ristrutturazione per il nuovo Museo dell’Energia in Roma.
Nel 1993 vince, insieme a Piero Sartogo e Nathalie Grenon, il Concorso Nazionale per la Nuova sede della Cancelleria dell’Ambasciata Italiana a Washington D.C. L’edificio, completato nel 2000 riceve numerosi premi.
Nel 2008 partecipa alla terza Biennale di Architettura di Pechino e a partire dallo stesso anno ricopre il ruolo di docente al Master in Interior Design presso lo IED di Roma.
Tra i principali progetti realizzati negli ambiti di urbanistica, industrial design, architettura pubblica: il riuso delle aree dismesse della ferrovia Genova-Ventimiglia, tratto Ospedaletti-S.Lorenzo al Mare; la Galleria centrale del Palazzo Italia per l’EXPO’ Universale ’92 a Siviglia, con Piero Sartogo; l’allestimento museografico per l’esposizione “Puvis de Chavannes” presso il Musée de Picardie ad Amiens, progetto vincitore; il progetto di allestimento per l’esposizione fotografica: “Il Secolo dell’Avvocato-Gianni Agnelli, una vita straordinaria”: Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma, Mole Antonelliana a Torino, Palazzo della Ragione a Milano.