Capannone 18-Ex Officine Reggiane
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Capannone 18 - Ex Officine Reggiane

Un luogo storico per l’innovazione

Andrea Oliva architetto

Capannone 18-Ex Officine Reggiane
Scritto da Redazione The Plan -
Ha partecipato al progetto Dott.Gallina

Situata nei pressi del centro storico di Reggio Emilia, al di là del fascio del sistema ferroviario, l’area delle Ex-Officine reggiane riveste un ruolo di grande importanza nella storia industriale della città. Qui all’inizio del Novecento si insediarono stabilimenti legati alla produzione di materiale ferroviario, successivamente riconvertiti alla produzione bellica sino alla fine della seconda Guerra Mondiale. A partire dagli anni Ottanta l’attività industriale è cessata, e attualmente l’intero comparto è al centro di un intervento di rigenerazione urbana, frutto di una collaborazione tra amministrazione pubblica e soggetti privati, volto alla realizzazione di un polo scientifico-tecnologico e umanistico al servizio delle imprese e della ricerca.

Il progetto di Andrea Oliva per il Capannone 18 - cui la Dott.Gallina ha partecipato attraverso la fornitura di rivestimenti in policarbonato - ha previsto un restauro non solo del manufatto ma anche della sua memoria, evitando di eliminare quegli elementi di degrado che costituiscono il “racconto” della storia dell’edificio.

Come una sorta di grande basilica meccanica, il capannone - lungo 174 metri e largo 40 - è composto da tre navate di altezza diversa, scandite all’interno da una successione di 28 portali in acciaio; sull’esterno, le murature in mattoni tamponano l’edificio e sorreggono le capriate metalliche. Bonificato dall’amianto e consolidato, il capannone ha ripreso vita attraverso un progetto che ha introiettato nei suoi ampi spazi il concetto di città, con percorsi, aree di sosta, viste da e verso l’esterno, scorci di luce provenienti dall’alto. Il nuovo si è insediato nell’edificio storico attraverso una serie di volumi che ospitano in prevalenza laboratori e uffici, disposti a formare un reticolo spaziale che è anche un reticolo di relazioni e rapporti, di collegamenti. I blocchi si sovrappongono creando passaggi, ponti e terrazze, in uno spazio unitario, ma non monotono e mai banale.

Legno composito e policarbonato si alternano nei rivestimenti dei nuovi volumi, in un dialogo di cromie, texture e luminosità. Mentre per i blocchi a livello terreno si è scelto il legno, i volumi ai livelli più alti sono in prevalenza rivestiti con pannelli modulari in policarbonato, creando una progressione tra il colore più scuro utilizzato al piano terreno e l’aspetto traslucido ed etereo del policarbonato bianco.

Il sistema modulare arcoPlus® VT Façade installato è costituito da pannelli con spessore di 2 cm e larghezza di 60 cm, estrusi a misura; all’esterno presentano una finitura cristallo e una protezione rispetto ai raggi UV, mentre sul lato interno la colorazione bianca opale scherma alla vista la sottostruttura retrostante.

Per garantire un adeguato isolamento termico, le facciate traslucide sono state realizzate a doppio strato, mentre per rivestire le pareti opache e i controsoffitti il sistema è utilizzato con un singolo layer.

Il progetto del Capannone 18 è stato condiviso con le aziende utilizzatrici che hanno da subito contribuito a definirne i contenuti e che hanno potuto insediarsi sul sito già durante la fase di cantiere.

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