STORICHE TRASPARENZE
Situati nell’antica darsena della città, gli Arsenali Repubblicani di Pisa hanno assunto funzioni diverse nel corso della storia, cambiando destinazione d’uso in più momenti. Utilizzati in origine come deposito navale durante la Repubblica di Pisa e nel periodo di dominazione della dinastia dei Medici, vennero successivamente trasformati in stalle per i principi asburgici di Lorena e infine in importanti caserme dai Savoia a metà del XIX secolo. Nel 2015, Fabio Daole e Mario Pasqualetti hanno completato il loro restauro su incarico del Comune di Pisa, che voleva farne un nuovo edificio-simbolo della città e uno spazio espositivo in cui mettere in luce e raccontare il passato di questo luogo per mezzo dei resti archeologici, delle documentazioni e dello spazio architettonico recuperato. Il volume, risalente al 1300 d.C., è un corpo a un piano fuori terra e a pianta ortogonale che si distingue per la sua linearità complessiva e per la consistente presenza di aperture lungo i fronti; caratteristiche da subito individuate dai progettisti e mantenute centrali attraverso il rispetto delle forme e volumetrie originarie e il ricorso ai sistemi di facciata vetrata di Secco Sistemi per la massima porosità visiva. L’intervento di recupero ha, in primo luogo, previsto un’estesa opera di scavo (circa 7 mila metri cubi) per fare riemergere i reperti e recuperare la quota trecentesca. A quel punto, una volta constatato l’elevato livello di degrado della muratura, è stato necessario smantellarla per poi ricostruirla utilizzando unicamente i mattoni e il materiale recuperati in situ, armonizzati nel nuovo progetto architettonico. Molti reperti rinvenuti durante le operazioni di scavo, come pavimenti, vasche e cisterne, sono stati lasciati volutamente a vista quale testimonianza tangibile della storia degli Arsenali. L’intervento di Daole e Pasqualetti si distingue per un’attenta lettura della preesistenza e per la celebrazione delle peculiarità degli Arsenali anche attraverso l’inserimento di elementi contemporanei, che si integrano nel progetto con eleganza e discrezione. A tal fine, i due architetti hanno preservato e restaurato gli archi a sesto acuto, recuperando l’originaria percezione dello spazio interno, e hanno optato per il sistema di facciata continua 4F1 di Secco Sistemi (a taglio termico autoportante, a montanti e traversi), abbinato al sistema di profili tubolari SA 15 in acciaio zincato verniciato, per garantire l’utilizzo degli Arsenali - che in origine erano un luogo aperto, a diretto contatto con l’esterno - durante tutto l’arco dell’anno. Tale scelta si è rivelata significativa in termini di efficienza, prestazioni tecniche ed estetica. Nonostante le vetrate di grandi dimensioni, i profili della struttura metallica di SA 15 hanno assicurato un aspetto leggero ma solido e resistente agli agenti atmosferici. Inoltre, l’elevato modulo elastico del metallo di 4F1 ha garantito solidità, versatilità e leggerezza, anche grazie alla sezione contenuta dei montanti (pari a 50 mm).
Secco Sistemi
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