Vincitore del Premio Architettura Emilia-Romagna, il progetto rimanda alla precisione della produzione industriale attraverso Il rigore astratto del disegno e la trasparenza dei materiali
Un parallelepipedo “sospeso” sull'area ricavata dalla demolizione di tre fabbricati industriali: Annex Building di Bologna, disegnato da MAP Studio, è un edificio per uffici a torre, di nuova construzione, risultato vincitore della prima edizione del Premio Architettura Emilia-Romagna, concorso-evento appartenente al contesto del Festival dell’Architettura Rigenera – Circolare.
Visto come intervento di rigenerazione urbana, il progetto nasce nel perimetro di un comparto industriale all’interno del quale è stata ricollocata la volumetria conseguente alla demolizione, e riesce ad elevarsi in altezza rispetto al contesto, grazie all’incremento extra sagoma previsto dallo strumento urbanistico vigente. Ne risulta un edificio per uffici leggero, dinamico, le cui ampie vetrate lo differenziano dalle strutture preesistenti, con le quali mantiene comunque un dialogo sinergico e funzionale. È stato inoltre realizzato un ampio giardino a beneficio di tutta la zona, in grado di mediare il rapporto tra la nuova costruzione e l'esistente.
L'edificio, che racchiude una superficie complessiva di circa 2.300 m2 (a cui si aggiungono altri 4.050 m2 interrati), si sviluppa su nove piani, il numero massimo consentito fuori terra, con un livello di ingresso più basso rispetto a quello del terreno circostante. I progettisti hanno dovuto infatti tenere presente i regolamenti dettati dalla vicinanza all'aeroporto Marconi, soprattutto per le altezze: questo vincolo progettuale è stato trasformato in un'opportunità per la creazione di un’ambiente di socialità: l’ampia scalinata di accesso diventa infatti luogo di scambio e condivisione per i dipendenti.
Sotto al livello del suolo sono invece situate altre funzioni, tra cui l’autorimessa a due piani e un patio ulteriormente ribassato, entrambi adeguatamente ventilati e illuminati naturalmente nonostante il dislivello. Per queste soluzioni tecniche, i progettisti hanno pensato a un materiale ecologico come la pietra beola verde, che con il suo tono cromatico contribuisce alla creazione di un nuovo paesaggio.
Il disegno delle facciate è definito da una maglia regolare e di grande rigore stilistico, così da richiamare la vocazione industriale dei precedenti edifici. Il rivestimento della struttura, in acciaio inox micropallinato, incornicia le ampie vetrate che le conferiscono un alto grado di astrazione rispetto alle dissonanze degli edifici circostanti.
Anche la distribuzione interna ha richiesto molta cura. Per massimizzare la superficie libera, gli architetti hanno pensato a un piano tipo di 27 x 11,80 metri, che concentra in un nucleo servente e portante i vani scala e l’ascensore, il blocco servizi e i cavedi dedicati agli impianti, liberando così le superfici per gli uffici e favorendo la circolazione tra gli ambienti. La struttura portante a sostegno dei solai dei nove piani è realizzata con travi post tese in cemento armato a sbalzo da ambo i lati lungo l’asse longitudinale dell’edificio a torre.
Location: Bologna
Architect: MAP Studio (Magnani Pelzel Architetti associati)
Building area: 6204 m2
Consultants
Structures: Tecnobrevetti
Plant Equipment: Studio Lagrecacolonna
Health and Safety: Antonio Girello
Suppliers
Curtain Wall: Pichler
Photography by Claudia Rossini, courtesy of MAP Studio