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Ampliamento e riqualificazione Santoni Headquarters

Alessandro Bassetti

Ampliamento e riqualificazione Santoni Headquarters
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L'oggetto dell'intervento è un sito produttivo di 23.162 mq, destinato all’industria artigianale Santoni appartenente al settore calzaturiero. La storia dell'azienda Santoni inizia nel 1975 da una piccola realtà artigianale che si è trasformata nel tempo in un brand di riferimento a livello mondiale. Inizialmente la produzione occupava uno spazio ridotto che nel corso del tempo si è rivelato insufficiente, cosi da spingere l'azienda ad inglobare progressivamente vari capannoni destinati alla produzione e all'amministrazione.
Nel 2008, ci fu il primo significativo intervento che svolta l'immagine dell'azienda. Il progetto, sempre ad opera dell'architetto Alessandro Bassetti, doveva creare uno spazio idoneo alla direzione e all'amministrazione di una azienda ormai affermata nel mercato mondiale. La scelta è stata quella di un edificio completamente vetrato caratterizzato da una grande attenzione al risparmio energetico: parete ventilata, luce naturale e pareti verdi. Nel 2011, vince il premio per il XIX Concorso Internazionale "Sistema d'Autore METRA", per la realizzazione di involucri edilizi con tecnologie innovative.
Oggi l'ulteriore sviluppo dell'azienda richiede la riqualificazione e l’ampliamento del sito produttivo nato dalla aggregazione di singoli edifici non originariamente pensati per funzionare insieme. Infatti solo la funzione amministrativa è centralizzata, mentre ogni capannone, dove vengono prodotti diverse linee di calzature, funziona in maniera indipendente dagli altri causando una ridondanza di elementi come gli accessi, per i fornitori e per gli spedizionieri, e i magazzini della materie prime e del prodotto finito.
Queste problematiche hanno dato il via ad una analisi del sito e del suo funzionamento che ha palesato i due aspetti contemporaneamente presenti nel lotto: la produzione e la direzione. I due aspetti, oggi fortemente sovrapposti necessitano di una divisione, seppur mantenendo un legame, e di nuovi spazi per un totale di 16600 mc portando l’azienda ad una disponibilità di 85000 mc. La divisione fra la funzione operativa e quella più rappresentativa verrà realizzata destinando ognuna delle due strade principali, che delimitano il lotto, ad una sola funzione generando due fronti stradali fortemente caratterizzati.
Il lato operativo raccoglierà tutti gli accessi destinati ai mezzi di trasporto pesanti per l’arrivo delle materie prime e la spedizione del prodotto finito. Su questo lato inoltre si affaccerà il nuovo edificio, di
2800 mq, destinato a magazzino centralizzato che, grazie alla sua posizione baricentrica, servirà tutti gli edifici esistenti.
Inoltre fungerà da accesso per gli operai. È infatti previsto all’interno del nuovo volume uno spogliatoio e in copertura un parcheggio esclusivo per i lavoratori.
Il lato rappresentativo è invece concepito per divenire icona riconoscibile del marchio Santoni. Il primo elemento della composizione è un filtro verde: una fascia di verde parallela alla strada che valorizza
gli alberi esistenti. Il verde però non si limita sul perimetro del sito ma penetra nel cuore del lotto
mettendosi in comunicazione diretta con gli spazi per i lavoratori previsti nel nuovo edificio sul retro. A questo filtro verde fa da sfondo un grande muro in vetro bianco smaltato, che costituisce una quinta, posta a schermo degli edifici produttivi, dalla quale emergono i nuovi volumi vetrati a sbalzo. Questo elemento si pone in continuità linguistica con l'edificio direzionale, progettato nel 2008, creando cosi un fronte unico senza soluzioni di continuità capace di rappresentare l'identità dell'azienda. I volumi su pilotis, per un totale di 630 mq saranno destinati ad ufficio stile dove verranno ideati i nuovi modelli che andranno in produzione. Per questi ambienti è stato determinante lo studio della luce che deve essere costante e il più possibile naturale. Le vetrate esposte principalmente a nord
garantiscono una luce costante nell’arco della giornata. Non solo la facciata garantisce l’apporto di
luce naturale, ma anche la copertura. Infatti è previsto un lucernario che capta la luce zenitale e il sole proveniente da sud. Per garantire una corretta illuminazione delle postazioni di lavoro con una massima resa cromatica, nella pensilina sopra il lucernario, sono alloggiati dei frangisoli mobili che sono orientati da un impianto domotico per evitare l’abbagliamento. L’inclinazione delle alette viene cosi orientata in base al periodo dell’anno e l’inclinazione dei raggi solari. Questi ultimi vengono cosi riflessi penetrando all'interno in modo indiretto per poi essere ulteriormente diffusi da un diffusore a soffitto.
Altro aspetto complementare allo studio della luce è la definizione di un pacchetto tecnologico che garantisca il massimo comfort e allo stesso tempo risparmio energetico. La copertura isolata è ombreggiata dalla pensilina, che impedisce il surriscaldamento della copertura ma lascia penetrare i raggi invernali ai lati dei volumi grazie ai vuoti disegnati su di essa. La facciata ventilata, permette ai manufatti edilizi di “respirare”, garantendo all'interno degli ambienti un ricambio naturale di aria e un naturale raffrescamento estivo grazie all'effetto camino solare svolto dalla doppia pelle. Le griglie poste alla base della facciata strutturale e in sommità permettono di regolare la ventilazione l’intercapedine, in base al periodo dell’anno, grazie all’impianto domotico.
Infine il progetto prevede la centralizzazione della produzione di energia grazie un’unica centrale termica per un impianto di rigenerazione ad alta efficienza (produzione di energia termica, frigorifera ed elettrica). L'impianto sarà essenzialmente costituito da un cogeneratore a metano che produrrà energia elettrica che verrà utilizzata direttamente nell’attività produttiva per illuminazione, f.m. e lavorazioni dei manufatti.
Il progetto è stato studiato con la consulenza dell’Università Politecnica delle Marche.

Alessandro Bassetti nasce a Fabriano nel 1972. Si laurea in Architettura nel 2000 presso l'Universita' "La Sapienza" di Roma. Nel 2001 crea il suo studio a Fabriano. Nel corso della sua carriera, ha realizzato interventi altamente qualificati che spaziano dai progetti architettonici per edifici privati e pubblici, restauri architettonici e progetti di urbanistica.
Fin dall'inizio della sua lunga attività ha realizzato numerosi progetti in Italia e all'estero, raggiungendo così
uno dei suoi traguardi e cioè quello di consolidare ed incrementare la risonanza dell'Italian Design sul mercato internazionale. Inoltre é particolarmente interessato ai temi della sostenibilità in architettura e alla ricerca di materiali e tecnologie innovative da impiegare nella progettazione, tanto che, nel 2011, vince il
XIX Concorso Internazionale "Sistema d'Autore METRA", per la realizzazione di involucri edilizi con
tecnologie innovative della Santoni Headquarter.

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