Nella Nuova Zelanda del sud, precisamente in un bacino dell’entroterra, ecco insediarsi una casa simile a una tenda permanente e isolata ad hoc. Quest’abitazione, concepita per incoraggiare il senso di libertà, si insinua all’interno di un contesto caratterizzato da paesaggi aridi e grandi volte celesti, a stretto contatto con temperature estreme tanto in inverno, quanto in estate. Dimora per accampamenti di cercatori d’oro, meta per vacanze estive e habitat per pianure di timo selvatico.
La residenza offre riparo sia da una piantagione forestale a sud, sia dai forti venti provenienti dall’Antartide. Le sue forme creano infatti una serie di spazi protettivi intermedi, intersecati da sentieri e canali d'acqua, inseriti a loro volta in un panorama dove la natura disadorna e selvaggia regna incontrastata. Il nucleo dell’abitazione, una sorta di tenda sormontata e protetta da un “lembo”, è stato realizzato in calcestruzzo coibentato esternamente e ospita al suo interno i vari ambienti. L’edificio è stato pianificato seguendo il percorso di un corso d’acqua a poca distanza, attorno al quale si sono sviluppati zona ospiti indipendente, ingresso, autorimessa e area living orientata a nord-ovest. Il programma della casa si snoda tra i corridoi perimetrali, che vanno a creare una sorta di galleria per i dipinti a firma del proprietario, e una serie di spazi dove rifugiarsi e isolarsi dal resto del mondo. Questo approccio, in antitesi con quello di una villa, offre un caleidoscopio di percorsi al suo interno, garantendo attività anche quando le condizioni climatiche proibiscono la vita all’aperto.
Le pareti della tenda, rifinite esternamente e internamente in modo uniforme, sono state tinteggiate seguendo una palette generica, così da riflettere e sottolineare i cambiamenti legati all’alternarsi delle stagioni. Le coperture sospese, realizzate a partire da pannelli per celle frigorifere, resistono agli elementi atmosferici e adombrano l’edificio nei mesi estivi; la loro inclinazione e lucentezza nelle finiture consentono di specchiare e sfruttare la luce naturale durante i mesi invernale, seppur di bassa intensità. La biblioteca, le camere da letto e il soggiorno vengono accomunati da una sensazione di comfort, poiché riscaldati da rivestimenti in legno e protetti dall’intera struttura, lontani dagli eccessi climatici. Qualche accenno di giallo nelle parti in legno, oltre a creare un trait d’union cromatico con le opere su tela del proprietario, introduce tanto la disposizione dell’arredamento, eclettica e in stile campeggio, quanto uno stile di vita consono a una natura selvaggia.
Irving Smith Jack Architects
Location: Alexandra, New Zealand
Client: Private
Completion: 2013
Gross Floor Area: 310 m2
Architect: Irving Smith Jack Architects
Design and Project Architect: Jeremy Smith
Design Team: Jeremy Smith, Andrew Irving, Gerard McDonnell Main
Contractor: Dave Garden Builders
Consultants
Structural: Petheric Consultancy
Photography: © Patrick Reynolds