Il grattacielo di Tirana cita alcune celebri torri italiane, dalla Torre Velasca al Palazzo della Signoria
Nello skyline di Tirana svetta il profilo colorato della Alban Tower, la torre per uffici progettata da Archea Associati e caratterizzata da una volumetria che, in sommità, vede il grattacielo dividersi in quattro parti, come il tronco di un albero che si ramifica protendendosi verso il cielo.
Alban Tower è il risultato di un concorso vinto da Archea Associati nell’ambito di un più ampio programma di rifunzionalizzazione del centro storico della capitale albanese, che fu disegnato tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso dagli architetti italiani Armando Brasini e Gherardo Brosio. Il progetto propone il superamento del modello sullivaniano su cui sono stati modellati la maggior parte dei grattacieli moderni, per giungere a una sintesi che, partendo da questa impostazione, arriva a citare alcune delle più celebri torri italiane, in primis il Palazzo della Signoria di Firenze, per giungere sino alla Torre Velasca di Milano.
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A partire dai primi anni Duemila, Tirana è stata interessata da un ambizioso programma di riqualificazione urbanistica, teso a mettere fine a un periodo di speculazione edilizia incontrollata e porre le basi per l’avviamento di un processo di pianificazione volto alla modernizzazione della città.
Nella sua trama urbanistica sono comunque ancora ben visibili le tracce dell’impianto romano, con il cardo e il decumano a dividere il tessuto urbano in quattro settori. La Alban Tower vuole richiamare questa quadruplice composizione, con un grattacielo che in sommità si divide in quattro torri distinte, differenti per altezza e colore.
La torre è stata modellata sulla metafora di un albero, con un tronco unico che si ramifica in quattro settori man mano che si sviluppa verso l’alto. La composizione della facciata segue diversi schemi, per ottenere un effetto articolato e di particolare impatto estetico. La parte basamentale, infatti, si compone di pannelli in calcestruzzo pigmentato di colore verde, con incastonate particolari gemme di vetro di murano in cinque diverse tonalità, che donano alla superficie un effetto iridescente e cangiante. Verso l’altro, i pannelli si differenziano in 13 colori diversi, assemblati in modo da distinguere le quattro diverse porzioni della torre, e si compongono di elementi leggeri in alluminio, che si piegano e modellano le curve della torre.
Il progetto per la Alban Tower si è sviluppato nell’arco di circa venti anni a causa di molti eventi esterni, dalla crisi economica post 2008 al violento terremoto del 2019, che ha visto il grattacielo comportarsi in maniera eccellente dal punto di vista sismico. Questo è stato grazie alla particolare concezione strutturale pensata dagli ingegneri di AeI Progetti, che hanno ideato la struttura portante come un tubo cavo di calcestruzzo, traforato dalle aperture delle finestre. Ciò ha permesso di ottenere piani privi di pilastri, con i vani scala e gli ascensori posti su tre dei quattro lati dell’edificio e con una delle due scale interne di emergenza appesa e sospesa al centro della sequenza dei solai.
Anche le fondazioni sono state ideate secondo una concezione insolita: la torre si comporta infatti come se fosse composta da un edificio posto sopra all’altro, essendo dotata di una doppia fondazione: la prima sostiene i sei piani di parcheggi interrati e la seconda è collocata al primo piano interrato, su cui appoggia l’intera torre.
Grazie a queste particolari innovazioni strutturali, l’edificio può elevarsi per 105 m di altezza, allargandosi in sommità e occupando al suolo una quantità di spazio minima, per ottenere un duplice vantaggio, funzionale ed estetico, conferito da una silhouette snella e insolita.
Con le sue linee e le sue forme sinuose e i suoi colori sgargianti, Alban Tower è un’icona nello skyline di Tirana, il simbolo di una nuova fase per la città, che si affaccia al nuovo millennio con una rinnovata identità.
Location: Tirana, Albania
Completion: 2021
Gross Floor Area: 12.400 m2
Client: Al&Gi / Alban Xhaferi
Architect: Archea Associati
Design Team: Laura Andreini, Marco Casamonti, Silvia Fabi, Giovanni Polazzi
Consultants
Structures: AEI Progetti
Plant Equipment: Studio TI, TFE Ingegneria
Photography by Savorelli Associati / Besart Cani, courtesy of Archea Associati