Nel paesino di Dovadola, il progetto evidenzia un dialogo tra antico e nuovo
Lasciandosi alle spalle la pianura forlivese e cominciando a salire verso il parco delle foreste Casentinesi in direzione Firenze, Dovadola è uno dei primi paesi sui rilievi preappenninici. A poca distanza dal centro del paese, l’agriturismo Corte San Ruffillo ha affidato il progetto di ampliamento agli architetti di ellevuelle.
Il progetto dei nuovi volumi è stata l’occasione per ridefinire la struttura originaria e per demolire gli elementi incongrui rispetto al contesto, evidenziando un nuovo dialogo tra antico e nuovo. Il nucleo storico originario costituito dalla casa padronale e del custode, in pietra locale, diventa così fulcro e ancoraggio per lo sviluppo di nuovi dehors e nuove costruzioni: i nuovi volumi tengono in considerazione sia i manufatti sia gli alberi preesistenti, ricercando una relazione con gli stessi e un rapporto visivo con il paesaggio in cui si inseriscono.
Alla casa padronale, lo studio ellevuelle architetti accosta una nuova veranda per eventi e, in asse con l’accesso principale, un volume che ospita la reception, nonché fulcro distributivo dell’intero agriturismo e connessione con l’ampliamento a nord. Qui, attorno alla casa del custode, si distribuiscono gli elementi che accolgono la spa, le vasche coperte e la piastra del solarium e della piscina esterna.
Non solo il nuovo intervento si articola attorno agli elementi architettonici preesistenti, ma si adatta anche alle pendenze del suolo al fine di movimentare meno terreno possibile. L’ampliamento si inserisce così all’interno del territorio con cambi di quota ascendenti dall’ingresso alla piscina e discendenti verso il nucleo più antico di San Ruffillo. L’organizzazione su quote differenti e il cambio di altezze permette al contempo di percepire l’ampliamento come la giustapposizione di tanti volumi edificati in successione, piuttosto che un unico corpo.
Materiali e colori riprendono, con un linguaggio contemporaneo, quelli esistenti del contesto: la pietra per il basamento e le pavimentazioni, il colore bianco sporco degli intonaci per le strutture metalliche, il legno per la copertura. La scelta di utilizzare il tetto piano per la copertura del nuovo ampliamento è un modo per evidenziare la differenza tra epoche diverse e per sottolineare la rilevanza della parte storica che emerge in altezza. Nei prospetti si alternano a ritmo serrato e verticale partizioni opache e trasparenti, scandite da pilastri metallici che conferiscono linearità e sobrietà.
Agli spazi concepiti per ospitare spa ed eventi si accostano siepi, cespugli e pergole a supporto della crescita di piante e rampicanti. Oltre a queste presenze vegetali, il progetto è stato disegnato per mantenere il verde esistente, eliminando i soli alberi con problemi di stabilità.
All’interno di un contesto architettonico, paesaggistico e naturale rilevante, il progetto di ellevuelle architetti ha il merito di accostarsi rispettosamente e di aggiungere nuovi modi di vivere la bellezza esistente.
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Location: Dovadola, Forlì-Cesena
Architects: ellevuelle architetti (arch. Giorgio Liverani, arch. Luca Landi, arch. Michele Vasumini, arch. Matteo Cavina)
Collaborators: arch. Eleonora Festa, arch. Andrea Cirillo
Completion: 2021
Construction Management: arch. Giorgio Liverani
Structural project: ing. Angelo Sampieri
Light Systems Engineering: ing. Rodolfo Ciani
Plumbing: p.i. Andrea Valentini
Contractor: Di Nicola Sabato
Suppliers: Edilpiù
Photography by Alvise Raimondi, courtesy of ellevuelle architetti