Abbiamo chiesto ad Anssi Lassilla, architetto, direttore e fondatore di OOPEAA - Office for Peripheral Architecture - di condividere le proprie conoscenze e idee su uno dei materiali edilizi più sostenibili e comuni in architettura: il legno e in particolare il legno CLT (Cross Laminated Timber).
Ecco le sue risposte!
1) Quali sono le 3 caratteristiche più importanti che dovrebbero indurre i progettisti a utilizzare maggiormente il legno nei loro progetti
La percezione al tatto e la calorosità che creano un’atmosfera accogliente e rilassata.
Una forte identità e carattere.
Le sue proprietà naturali lo rendono un materiale ecosostenibile per l’edilizia se messo a confronto per esempio con acciaio e calcestruzzo:
Immagazzina carbonio durante l’intero ciclo vitale.
I vuoti d’aria nella sua struttura cellulare lo rendono un ottimo isolante termico, un fattore estremamente importante soprattutto nei paesi nordici, in quanto, a seconda delle necessità, rende possibile l’affiancamento di ambienti caldi, tiepidi e freddi.
Grazie alle sue proprietà igroscopiche, ottimizza la qualità dell’aria interna e aiuta a mantenere equilibrati i livelli di umidità.
Invecchia bene e dura a lungo nelle condizioni climatiche del contesto locale.
È riciclabile e riutilizzabile.
Grazie alla sua leggerezza, è un’ottima soluzione alternativa per poter aggiungere dei piani in edifici già presenti, compattando così la struttura urbana.
2) È possibile oggi, in un mondo così sofisticato e tecnologico, pensare al legno come materiale del futuro?
Il legno è un materiale con una tradizione secolare. Nel tempo ha dimostrato di essere estremamente versatile e avere un grande potenziale per future modifiche; le tecniche di costruzione con il legno si sono evolute e messe a punto per adattarsi al contesto locale e assecondare i bisogni delle persone.
Una risposta ovvia del perché il legno dovrebbe essere il materiale del futuro riguarda la sostenibilità ecologica: rispetto ad altri materiali utilizzati per costruire, il legno rilascia quantità decisamente inferiori di CO2 per metro cubo di materiale edile e continua ad immagazzinare il carbonio sino alla sua decomposizione e successivo rilascio nell’atmosfera, seguendo il ciclo naturale. In futuro, la riduzione del consumo di energia e CO2 negli edifici diventerà una strategia chiave per mitigare l’impatto ambientale dell’industria edile.
3) Grazie alla tecnica CLT il legno oggi sta avendo una grande diffusione in tutto il mondo anche come materiale strutturale, il vostro progetto KOOTA è una dimostrazione. Quali sono i vantaggi effettivi del legno CLT?
KOOTA è un nuovo sviluppo residenziale in legno che verrà costruito sulla sponda occidentale di Porvoo, una piccola cittadina storica in Finlandia. Abbiamo voluto creare una nuova soluzione di urban living sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale, che potesse promuovere un senso di comunità tra i residenti. Tutte le unità hanno una struttura in legno massiccio CLT composta da moduli prefabbricati e una facciata in legno. La struttura delle fondamenta e del livello interrato è invece in calcestruzzo. Le tubature e i cavi sono racchiusi nelle pareti tra i corridoi (costruiti sul sito), mentre le singole unità abitative arrivano in cantiere già pronte dalla fabbrica. In questo modo i moduli in CLT rimangono puliti durante la fase di costruzione, e il sistema può essere ammodernato, modificato e riparato senza bisogno di ottenere il permesso di entrare negli appartamenti.
4) Quali sono, secondo la sua visione, i prossimi sviluppi di questa tecnologia costruttiva?
Il legno si presta facilmente alla costruzione modulare. Le unità in CLT possono essere scomposte e riassemblate e questo rende possibile il loro riutilizzo per una diversa funzione o location. Le soluzioni modulari in CLT sono tra le più adatte per progetti di housing collettivo, richiedono tempi brevi di costruzione e permettono all’edificio di svilupparsi ulteriormente in futuro e di variarne la tipologia degli appartamenti.
5) Legno non solo come materiale per edifici, ma anche landmark urbano come è evidenziato dalla vostra proposta di progetto per Allas Sea Pool. Ci può spiegare meglio di cosa si tratta?
L’idea dietro al progetto per Allas Sea Pool creato da OOPEAA per la società Nordic Urban fonde in un unico posto la sensibilità nordica verso la riflessione sulla natura, particolarmente sull’elemento dell’acqua, e un sano orientamento verso l’attività fisica, nonché un’inclinazione verso gli aspetti più sociali della vita in città. Il progetto prevede la costruzione di piattaforme galleggianti in legno in luoghi costieri dove non è possibile costruire sulla terraferma, fornendo ai cittadini spazi per attività sportive e culturali e in cui riunirsi. Grazie alla sua leggerezza, il legno è un materiale adatto per queste piattaforme; la loro struttura è composta da elementi in CLT, una scelta ecologica che permette flessibilità nella fase di applicazione e che inoltre rende sostenibile l’edificio durante l’intero ciclo vitale. Inoltre è possibile trasportare i singoli elementi modulari lungo i corsi d’acqua. Volevamo creare una sorta di coreografia ininterrotta che mettesse in comunicazione gli spazi con le vedute attorno, e per questo vi abbiamo inserito dei percorsi che collegano le diverse tipologie di ambienti.
6) Cosa significa veramente “sostenibilità” riferendosi a tutto il ciclo vitale del legno?
Credo che il giusto approccio alla sostenibilità debba essere olistico, che debba considerare gli aspetti sociali, culturali ed ecologici, così come quelli economici. L’obiettivo principale è quello di trovare soluzioni che possano fornire agli utenti finali un’ottima qualità di vita e sfruttare le proprietà naturali del materiale scelto. Sin dai primi progetti dello studio, il mio lavoro è stato informato dal desiderio di trovare soluzioni che prendano in esame gli aspetti sociali ed ecologici della sostenibilità e che al tempo stesso siano efficienti in termini economici per una prospettiva a lungo termine.
Detto questo, per quanto riguarda la sostenibilità del legno durante il suo ciclo vitale, è importante prestare attenzione ed essere responsabili durante le attività di selvicoltura, e fare in modo che la ricrescita delle foreste sia costante. Il legno è più sostenibile quando è di provenienza locale, perché questo implica brevi distanze di trasporto - e quindi minore impatto ecologico -, utilizzo di una forza lavoro locale e supporto all’economia del luogo - che a sua volta contribuisce positivamente all’aspetto economico della sostenibilità. Oltre alle numerose proprietà sostenibili del legno precedentemente menzionate, gli elementi costituiti da questo materiale possono essere inoltre facilmente convertiti, spostati o organizzati secondo una diversa configurazione, dando loro così nuova vita.
7) In che modo voi di OOPEAA state contribuendo ad ottimizzare l’utilizzo dei materiali?
L’interesse negli ultimi anni nel trovare nuovi metodi con cui valutare l’impronta dei materiali e creare architetture sostenibili anche dal punto di vista tecnico ci ha portato a sviluppare progetti di ricerca con un focus sulla sostenibilità. Di recente abbiamo elaborato un progetto di ricerca e sviluppo il cui scopo era la creazione di uno strumento di valutazione per stimare l’impatto di un dato materiale e delle scelte strutturali sull’aspetto ecologico di un progetto edilizio. Volevamo creare uno strumento che potesse essere utilizzato già durante la fase concettuale, che abbiamo chiamato JOKOTAI Material Impact Screener. La sua versione attuale prevede soltanto una fase di iterazione, infatti per ora è possibile analizzare l’impatto di scelte di materiali alternativi prendendo in esame un singolo edificio. Abbiamo deciso di focalizzarci sull’aspetto del ciclo vitale dell’edificio che riguarda le risorse: l’estrazione delle materie prime e la produzione dei materiali costruttivi. Il nostro scopo è continuare a sviluppare, nonché ad affinare, questo strumento ed estendere il campo di analisi all’intero ciclo vitale dell’edificio. JOKOTAI è una bussola che indica una direzione, non una mappa con istruzioni specifiche.
Anssi Lassilla, architect, Director and Founder of OOPEAA - Office for Peripheral Architecture