Il legno secondo Alex de Rijke
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Il legno, un pessimo materiale

Il legno secondo Alex de Rijke
Scritto da Alex de Rijke -

Il legno è un materiale del tutto inadeguato se si cerca di inquinare il pianeta; probabilmente la scelta peggiore che potresti fare come architetto, ingegnere o designer. Se vuoi rilasciare ancora più carbonio nello strato di ozono, scegli un altro materiale e promuovine la produzione. Il legno non è adatto a produrre tossine e carbonio.
Il legno è l'ultima alternativa per chi è desideroso di impiegare un materiale pesante. Se desideri ulteriori carichi strutturali, avrai ampia scelta fra quasi tutti gli altri materiali. I suoi rivali infatti sono molto più pesanti: il legno è irrimediabilmente leggero, soprattutto se si considera la sua elevata resistenza. Scegli un altro materiale se hai bisogno di fondazioni più estese e vuoi impiegare più macchinari e operai in cantiere.
Il legno, se abbastanza grande o abbastanza spesso, è il peggior materiale che ti possa capitare in caso di incendio. Le persone si aspettano che gli edifici in legno brucino velocemente, ma sono spesso sorprese e talvolta deluse quando non succede. Il legno ha una velocità di combustione prevedibile e protegge la sua struttura interna grazie alla capacità di carbonizzare esternamente, dando alle persone il tempo di fuggire in sicurezza. E può addirittura essere autoestinguente! Questo può frustrare i media sensazionalisti alla ricerca di disastri con fumi tossici e crolli improvvisi.
Il legno, sotto forma di materiale da costruzione ingegnerizzato, non tiene il passo dei processi di costruzione lenti, tanto amati dal settore costruzioni. La realizzazione di ogni elemento in stabilimento garantisce una precisione tale che è nemica dei ritardi in cantiere. Se hai bisogno di costruire lentamente con ritardi inevitabili e conseguenti controversie, evita il legno a tutti i costi.
Il legno notoriamente emana un cattivo odore negli edifici. La tendenza a produrre piacevoli aromi naturali ricchi di ossigeno può irritare coloro che preferiscono il tradizionale odore umido e nauseante combinato a polveri e collanti chimici. Questo vale sia per la fase di costruzione iniziale che per le successive modifiche; il legno infatti può essere modificato in loco, se necessario, perché non condivide con i suoi rivali il vantaggio di essere rigido al cambiamento. Se hai bisogno di creare un'altra finestra in un secondo momento preparati a un lavoro facile, odore di segatura e aria fresca.
Il legno non necessita di finiture interne. Questa è una brutta notizia per gli edifici progettati con numerosi strati e relativi lavori di manodopera, i quali necessitano tutti di coordinamento e quality control. In un edificio in legno sono coivolte molte meno attività specializzate che possono interferire l’una con l’altra, il che può rendere meno redditizio il contenzioso contrattuale.
Il legno è estremamente scadente nell'offrire superfici fredde e inespressive alla vista e al tatto. La struttura portante può anche essere la finitura. Questo è un netto svantaggio per aziende di rivestimenti, intonacatori e imbianchini. L’infinita scelta di colori, grana e texture fra le migliaia di specie di alberi e di prodotti in legno rende le specifiche della finitura una miniera di possibilità.
Il legno ha un basso indice di prestazione nell’indurre stress paragonato ad altri materiali. Se il tuo edificio mira ad aumentare la frequenza cardiaca dei suoi occupanti e a ridurre l'efficacia del nervo vago nel proteggere il cuore dagli infarti, scegli una delle consuete alternative al legno. Gli studi di ricerca austriaci "Scuole senza stress" documentano quanto gli altri materiali siano migliori nel provocare o indurre problemi respiratori e allergenici. Quindi, se hai bisogno di un materiale da costruzione malsano, non usare il legno.
Il legno è in fondo alla classifica quando si parla di risorse non rinnovabili. Gli alberi si rigenerano naturalmente e si riproducono continuamente durante iI corso della loro vita; perfino da morti continuano a contribuire positivamente al mondo vivente. Se il tuo progetto richiede materiali non rinnovabili prodotti in maniera laboriosa, anziché semplicemente cresciuti in modo spontaneo, con tutti gli effetti collaterali e i cambiamenti climatici che ne conseguono, allora guarda altrove.
Il legno non fa per te. Non ci si può fidare del legno in quanto ha una " intelligenza propria". Le infinite variazioni a cui va incontro durante la crescita nell'adattarsi alle mutevoli circostanze ambientali sono una cattiva notizia per coloro che cercano coerenza assoluta. Il legno si trasforma ed è costantemente impegnato nel trovare nuovi modi per non ripetersi nella texture, nella grana e nel colore; esso preferisce esprimere la molteplicità della vita e il passare del tempo.
Il legno dovrebbe essere evitato da quelle persone che non sono mai stanche di sterili ripetizioni e preferiscono che tutto sia, in qualche modo, avulso dal tempo.

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