Villa a Messina
  1. Home
  2. Architettura
  3. Villa a Messina

Villa a Messina

Renato Arrigo

Villa a Messina
Scritto da Francesco Pagliari -
Il progetto per la villa a Messina riscontra una relazione fondamentale con i valori paesaggistici, in un senso approfondito ed essenziale. La favorevole posizione della residenza manifesta le potenzialità di un'ampia e dilatata visuale verso lo Stretto di Messina; il progetto ne accoglie i suggerimenti impliciti, che divengono un punto di riferimento della residenza: traguardare con lo sguardo dalle logge verso il mare e la costa calabra, allargare le visuali all'intorno urbano, determinare direzioni concordanti. La strategia progettuale non si limita a conseguire benefici di correlazione con l'ambiente naturale e costruito con la predisposizione di una trasparenza visiva attraverso le ampie aperture a loggia e le vetrate luminose, biunivocamente interrelate al paesaggio, attraverso le quali si instaura un duplice raffronto fra luce diurna diffusa e puntiformi luci artificiali notturne che si dispiegano nel paesaggio; rispetto alla residenza in sé, si concepisce l'espressione di una luminosità trattenuta, come riservata nel corpo stesso dell'edificio, attraverso la disposizione di elementi oscuranti scorrevoli che filtrano e variano la luce proveniente dagli interni. Una via raffinata e sottile di valorizzazione di queste relazioni osmotiche si inquadra nella struttura compositiva della villa, che si compone di un piano seminterrato e due piani fuori terra, le soluzioni per gli spazi esterni e la concezione degli interni. Gli spazi esterni formano una sorta di amplificazione della residenza, i tracciati dei percorsi in cemento chiaro aggirano la residenza e sedimentano una superficie artificiale che dilata la residenza; le porzioni erbose si pongono tutt'attorno con significativi gruppi alberati (per arricchire gli esterni e concedere protezione per la riservatezza); l'asta del percorso in cemento bianco, una “promenade” architettonica, è un asse obliquo rispetto alla residenza, che sfila accanto ad un'isola ghiaiosa per accogliere piante grasse e si conclude in una piattaforma lignea coperta da una leggera tenda per riparo. Un ambiente esterno che si crea per distinguere la villa e nello stesso tempo distanziarla dall'ordinario contesto, celandone alla vista immediata le istanze di contemporaneità e raffinatezza compositive, che rappresentano un dato di misura e rigore nei prospetti, fra trasparenze di segno composito con finestre di varia dimensione e parapetti per le logge a lastre vetrate, i settori di parete a rivestimento modulare in pannelli lignei, le porzioni dei prospetti che costituiscono il fondale chiaro e riverberante delle facciate. La composizione degli spazi interni denota la ricerca di polarità nell'architettura. Il nucleo centrale nella pianta è costituito dalla scala metallica che congiunge i tre livelli della villa e rende frastagliato lo spazio interno con la propria visibilità di “artificio” leggero ed aereo che si protende nella vasta zona di soggiorno a piano terra. La scala, racchiusa da pareti a lastra vetrata, diviene forma architettonica dinamica e pregnante nella configurazione dello spazio, in parallelo ai volumi a doppia altezza che slanciano gli ambienti e ne moltiplicano l'effetto abitativo. Il rigore degli interni, orientato ad un'essenzialità intensa e poetica della composizione, formula una cifra architettonica di grande misura ed eleganza: la correlazione con i valori forti del paesaggio nasce dalla sottile identificazione di uno spazio biunivoco che si detta dall'interno e definisce scorci con naturalezza. La composizione degli interni procede per concentrazioni riflessive e per velature di carattere quasi pittorico: nuclei architettonici (la scala, la zona soggiorno, i dettagli degli ambienti) e geometrie di densa percepibilità indicano il valore delle distinzioni; le visuali si connettono l'una con l'altra, negli ambienti interni e dalla residenza verso l'esterno, suggerendo sovrapposizioni di trasparenze velate che dispiegano temperate e ricercate atmosfere nell'abitare.

Francesco Pagliari

Luogo: Messina
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2013
Superficie Costruita: 665 m2
Architetti: Renato Arrigo
Imprese di Costruzione: Alveario Costruzioni

Fotografie: © Maria Teresa Furnari

Renato Arrigo 
Renato Arrigo, architetto messinese, ha realizzato interventi per la committenza privata relativi a nuove edificazioni in ambito residenziale, alberghiero e commerciale, e per la committenza pubblica interventi di ristrutturazione di facoltà universitarie, progettazione col verde urbano e restauro di edifici destinati al culto. Affianca alla scala architettonica l’attività di designer industriale, promuovendo anche svariate iniziative nel settore. Ha esposto a Parigi, Barcelona, Beirut e Riyadh. E' stato insignito del Pida 2012, Premio Internazionale di architettura alberghiera, classificandosi terzo nel settore concept, e del premio “I Quadranti di Architettura” 2010 intitolato a G. B. Vaccarini. Il percorso professionale, segnato anche dalla passione per il marketing e la comunicazione pubblicitaria, si è infine intrecciato anche con l'attività di consigliere regionale dell’InArch Sicilia (Istituto Nazionale di Architettura), di socio dell'AIAC, Associazione Italiana Architettura e Critica, e di componente dell’ultima commissione edilizia messinese. Per l'aprile 2014 è stato invitato a San Paolo dall'ambasciata italiana in Brasile per esprimere il proprio contributo quale referente dell'architettura italiana nell'ambito del programma “Italia nella coppa” nel quadro dei mondiali calcistici.

Resta aggiornato sulle novità del mondo dell'architettura e del design

© Maggioli SpA • THE PLAN • Via del Pratello 8 • 40122 Bologna, Italy • T +39 051 227634 • P. IVA 02066400405 • ISSN 2499-6602 • E-ISSN 2385-2054