Connected, come i designer lavorano durante il lockdown
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Connected, come i designer lavorano durante il lockdown

1 workshop, 3 specie di legno di latifoglia, 9 designer

Connected, come i designer lavorano durante il lockdown
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L’emergenza Covid19 ha profondamente cambiato i modi in cui la gente vive, interagisce e lavora. Nel mondo del design, i più creativi si sono adattati a utilizzare nuove tecnologie per lavorare insieme a distanza operando, spesso, da nuovi uffici improvvisati in casa. Connected è un esperimento nato proprio per esplorare come designer e artigiani hanno adattato il loro modo di lavorare durante il lockdown. Per questo progetto, American Hardwood Export Council (AHEC), Benchmark Forniture e Design Museum hanno lanciato una sfida a nove designer internazionali per creare un tavolo e una seduta conformi ai nuovi modi di lavorare e vivere a casa. I designer si impegneranno anche a filmare il loro percorso creativo per permetterci di vedere con i nostri occhi come approcciano il brief e sviluppano i loro pensieri, gli schizzi e le idee durante questi tempi difficili. I designers coinvolti in Connected sono: Ini Archibong (Svizzera), Maria Bruun (Danimarca), Jaime Hayon (Spagna), Heatherwick Studio (Inghilterra), Sebastian Herkner (Germania), Maria Jeglinska (Polonia), Sabine Marcelis (Olanda), Studiopepe (Italia) and Studio Swine (Inghilterra / Giappone). I pezzi così realizzati saranno in mostra al Design Museum di Londra, come Connected, quando il museo riaprirà al pubblico celebrando, in questo modo, l’atto fisico del ritornare tutti insieme – riconnettendoci – dopo il lockdown.

Realizzato insieme separatamente
Connected testimonierà anche come i designer sapranno esplorare un materiale tanto bello quanto sostenibile: il legno di latifoglia. Il progetto sfiderà sia i designer che gli artigiani di Benchmark a lavorare con metodi innovativi basandosi esclusivamente su comunicazione digitale e video conferenze per riuscire a portare alla luce le loro vision. Questo approccio richiederà un nuovo livello di fiducia tra designer, dato che non avranno alcun contatto fisico con i loro pezzi fino a quando non saranno in mostra al Design Museum. Ciascun designer lavorerà in coppia con un artigiano di Benchmark, nel Berkshire, e insieme svilupperanno i loro pezzi. Benchmark inoltre raccoglierà tutti i dati di produzione di ogni progetto per consentire ad AHEC di modellare il proprio impatto sul ciclo di vita ambientale. I designer filmeranno l’intero processo di progettazione e di sviluppo del prodotto durante l'estate, producendo una serie di video-diari da condividere sul sito web del progetto (www.connectedbydesign.online) e sui social media, utilizzando l'hashtag #connectedbydesign. Questi video-diari confluiranno in un docu-film che narrerà il loro viaggio. Una volta completati, i pezzi saranno in mostra nell’atrio del Design Museum in autunno assieme a contenuti virtuali per celebrare questi nuovi progetti e segnare la fine dell’isolamento a causa dal virus.

Solo processi digitali e impegno sulla sostenibilità
Sean Sutcliffe, fondatore del Benchmark Furniture: “E’ estremamente attuale in questo momento esplorare nuovi modi di lavorare da remoto e di creare a distanza. Non è di certo la prima volta che sviluppiamo arredi utilizzando strumenti di comunicazione digitale, ma è la prima volta che sviluppiamo pezzi in un ambiente puramente digitale senza visite da parte dei designer nei nostri laboratori. Come lavorare da casa influenza l’arredo in casa e i suoi requisiti funzionali?” Come sempre, con Benchmark e AHEC, la sostenibilità rappresenta il focus del progetto. David Venables, direttore di AHEC in Europa: “Ci siamo trovati di fronte a designer di diverse nazioni europee, tutti – chi più e chi meno – in isolamento e tenuti a lavorare da soli. Connected attinge alla loro creatività individuale ma li riunisce tutti in un obiettivo comune. Questo progetto riguarda tre specie sottoutilizzate di latifoglia – quercia rossa, acero e ciliegio – che insieme rappresentano oltre il 40% delle latifoglie presenti nelle foreste americane. Si tratta di tre magnifici legni il cui potenziale estetico e prestazionale vogliamo i designer riscoprano. Ma il nostro focus è anche sui meriti ambientali che derivano dall’utilizzare maggiormente ciò in natura cresce naturalmente appunto. L'eccessiva dipendenza da una selezione ristretta di tipi di legno determina uno stress dell'offerta, abbiamo la responsabilità di ampliare la scelta." Justin McGuirk, Chief Curator di Design Museum: “Dare mandato a nove designer per realizzare mobili in legno non sembra un brief particolarmente originale. Ma questi non sono tempi ordinari. Siamo tutti sovraesposti nelle nostre case e dobbiamo adattarci a nuovi modelli di lavoro. La pandemia ha costretto ogni designer ad approcciare l’impostazione del lavoro da casa con una prospettiva completamente nuova: di cosa hanno davvero bisogno? Il progetto Connected è una rara opportunità per loro di progettare per se stessi, ma la sfida principale è che dovranno fare affidamento solo sulla comunicazione digitale. Non potrebbe esserci nulla di più attuale e non vediamo l'ora di ospitarne i risultati al Design Museum."
Eventuali elementi non in legno coinvolti nei progetti saranno di provenienza etica.

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