Museo d’arte contemporanea Gösta Serlachius
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Museo d’arte contemporanea Gösta Serlachius

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Museo d’arte contemporanea Gösta Serlachius
Scritto da MX_SI -

Il museo d’arte contemporanea Gösta Serlachius a Mänttä, in Finlandia, è stato edificato a seguito della vittoria del progetto dello studio MX_SI in occasione di un bando pubblico internazionale del 2011, organizzato dalla fondazione Serlachius con il supporto dell’associazione degli architetti finlandesi (SAFA).
Tutto è partito considerando la location come un’enorme “tela verde” con un’imponente architettura monolitica, la tenuta Joenniemi, nel punto più elevato. Il paesaggio, assieme alla residenza preesistente, costituisce un patrimonio di valenza culturale per i cittadini di Mänttä e per la famiglia Serlachius. La strategia adottata ha previsto l’inserimento del museo in dialogo con il volume preesistente.In questo modo la tenuta non ha perso la propria preminenza e, al tempo stesso, il nuovo edificio ha potuto esprimere il proprio carattere e la propria presenza contemporanea. Il volume del museo è parallelo all’asse creata tra la tenuta, il giardino e il lago. Per accedervi, è stata realizzata una piazza d’accesso. Grazie a questa disposizione, la tenuta continua a dominare il panorama e, mentre il terreno discende avvicinandosi alla sponda lacustre, il nuovo edificio si fa più imponente e rilevante.
Il progetto ha preso vita dall’idea di una foresta densa e astratta, tradotta in una serie di telai paralleli in legno che definiscono la geometria e lo “scheletro” del museo. La struttura è in abete laminato, materiale largamente disponibile in zona, da sempre utilizzato nell’industria locale.
Da fuori, si susseguono una serie di montanti divisori verticali, i quali enfatizzano il ritmo della struttura interna. Il sistema di facciata ventilata, grazie a un continuo gioco di curve dei pannelli in abete, crea un effetto tridimensionale in evoluzione. Il prospetto è stato inoltre studiato in relazione all’usura del tempo sul legno. È stata aggiunta una velatura dorata semitrasparente a tutti gli elementi per garantire un’immagine costante nei primi anni, che lascerà man mano posto alle auspicate variazioni cromatiche verso i toni dell’argento, tipiche dell’abete.Trovandosi in una location particolarmente “sensibile” al costruito, si è cercato di ridurre l’impatto visivo dell’edificio frammentandone la massa architettonica. Il volume è stato così “scomposto” grazie a fenditure e a diminuzioni in quota, che vanno a creare “vuoti”, di volta in volta diversi, rivestiti da vetrate riflettenti. In questo contesto, l’uso delle porte e i sentieri nella foresta aiutano a suddividere visivamente l’edificio in maniera trasversale.
All’interno, il museo è organizzato come prosecuzione della promenade nel verde. Un percorso attraversato da meravigliosi fasci di luce improvvisi che filtrano dalle vetrate. Questi trasformano un “tracciato” lineare in esperienza emotiva, aiutati dal ritmo costante con cui si ripropongono le porzioni di telaio e le fenditure, le quali consentono di creare un trait d’union visivo tra gli ambienti e il contesto al di fuori.
A livello tecnico, è uno dei primi esempi in Finlandia di edificio pubblico su larga scala costruito con strutture, pareti esterne e finiture in legno. Nonostante le rigide normative antincendio, è stato possibile mantenere visibile il legno strutturale all’interno di tutto il museo. È stato importante evitare ogni rivestimento per favorire la percezione della texture levigata e delle sinuosità lungo il soffitto, accentuate dal ritmo costante delle travi.Questa struttura è stata concepita per rendere gli ambienti il più possibile flessibili, anche in ottica di future mostre. Gli elementi di supporto sono stati posizionati ai lati, mantenendo lo spazio centrale libero per le gallerie. Inoltre, i telai sono in grado di sostenere opere d’arte imponenti da appendere in copertura.
Il progetto, oltre includere il parco nell’esperienza sensoriale di chi visita il museo, ha anche innescato un processo su più ampia scala, portando alla creazione e al ripristino di altre aree verdi. Inoltre è stato costruito un ponte a collegamento della tenuta con l’isola Taavetinsaari e sono state inserite nuove opere d’arte nella natura.

PONTE GÖSTA

Una volta dato il via all’espansione del museo Gösta e al progetto per il verde del parco in prossimità del lago Melasjärvi, si è materializzata l’opportunità di connettere lo stesso parco alla piccola isola Taavetinsaari, posta a sud-est. Essendo crollato alcuni decenni fa il ponte in legno che la collegava alla terra ferma, è sorta l’esigenza di ricostruirlo, così da ripensare l’isola quale spazio espositivo all’esterno e completare la distribuzione delle mostre.
La struttura è stata posta esattamente dove si trovava la precedente, ovvero all’estremità dell’asse diagonale che mette in contatto l’isola con la tenuta Joenniemi. Per integrare il ponte nel paesaggio, è stato studiato con scrupolo il modo in cui l’infrastruttura si relaziona con il terreno su entrambi i lati. L’altezza del terreno dalla parte dell’isola è leggermente superiore di quella del parco, dove il suolo degrada dolcemente. Per far fronte a questo gap e dar risalto alle differenze topografiche del sito, il ponte è stato progettato con una lieve pendenza. Sul lato del parco, si presenta come prosecuzione naturale del suolo, mentre sul lato opposto poggia su un basamento.
La geometria dell’infrastruttura non è solamente frutto di una ricerca estetica per garantire l’armonia con il contesto, ma anche il diretto risultato di una programmazione strutturale efficiente. La sezione longitudinale diminuisce di spessore man mano si avvicina all’isola, mentre i due parapetti in larice sono stati studiati per accogliere una balaustra (da un lato) e una panchina (dall’altro). La panchina, posta a un’altezza inferiore rispetto alla balaustra, è stata ricavata mediante intagli tridimensionale nel parapetto, sempre più profondi man mano si raggiunge la porzione centrale. In questo modo, i visitatori possono sostare e osservare il panorama.

CREDITS
Location:
Mänttä, Finland
Client: Gösta Serlachius Art Foundation
Completion: 2014
Gross Floor Area: 5,700 m2
Cost of Construction: 19,500,000 Euros
Architects: MX_SI architectural studio - Boris Bežan, Héctor Mendoza Ramirez, Mara Partida Muñoz
Design Team: Oscar Fabian Espinosa Servin, Olga Bomač, Elsa Bertran, Mariona Oliver
Local Architect: Huttunen-Lipasti-Pakkanen Architects
Project Manager: Pöyry CM
Contractor: Jämsän Kone- ja Rakennuspalvelu

Consultants
Structural: Sähkötekniikka Kari Siren
Technical Systems: Jämsän Vesi ja Lämpö
Landscape: Maisemasuunnittelu Hemgård
Geo: Ramboll Finland

Suppliers
Lighting:
Erco, Flos, Secto design
Outdoor Furniture: Kettal  
Furniture: Martela, Lago, Bene
Acoustic Panels: AcousticPearls

Photography: © Pedro Pegenaute

 

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