Depuratore di Levanto e Bonassola
  1. Home
  2. Architettura
  3. Depuratore di Levanto e Bonassola

Depuratore di Levanto e Bonassola

MMAA Studio Manfroni & Associati

Depuratore di Levanto e Bonassola
Scritto da Francesco Pagliari -

Architettura e paesaggio: il depuratore intercomunale di Levanto e Bonassola (Riviera ligure di Levante) assume valori molteplici, rispondendo ad esigenze che si accumulano. Da un lato il manufatto tecnico, le cui funzioni sono chiare, stabilite e normate (la depurazione delle acque); dall’altro, la valutazione relativa all’incidenza che può manifestare nel paesaggio un manufatto dal contenuto impiantistico rilevante (e, nel caso in questione, dal funzionamento a livelli di eccellenza tecnica, in un edificio che racchiude al proprio interno l’intero complesso degli impianti di depurazione). Il passaggio dalla condizione di manufatto generico ad architettura di valore e qualità specifici non è affatto scontato, anzi è diretto compito del progetto, quale attore principale di un controllo esteso, in cui le varie esigenze concomitanti divengono requisiti per un’opera qualitativamente indicativa.
Il luogo in cui si inserisce il nuovo depuratore è dotato di precipue caratteristiche paesaggistiche, il versante collinare che scende verso la spiaggia e il mare, la presenza del rilevato ferroviario trasformato - per lo spostamento del tracciato ferroviario - in una sorta di volume lineare, che accoglie lungo la sua sommità una passeggiata continua fra collina e mare, un volume che ospita attrezzature, negozi, servizi turistici, proponendosi come una “porta di accesso” alla rinomata zona delle Cinque Terre.
All’interno di questo scenario di grande fascino, si colloca l’architettura del depuratore, che consiste di quattro piani complessivi, due interrati e due fuori terra, per ospitare il complesso degli impianti di depurazione ed i sistemi di regolazione e controllo. Il progetto definisce un’idea fondamentale: ripercorrere - nella contemporaneità – la trama del sistema di terrazzamenti, tipico della zona ligure. L’edificio, quindi, si appoggia al versante collinare (e corrisponde anche ad interventi geotecnici di consolidamento in opposizione ai dissesti idrogeologici della collina) ed emerge con un volume fluido e dinamico, per fasce orizzontali, dei due piani fuori terra, evidenziando quell’andamento tipico a “terrazze”, come nella tradizionale pratica di costruzione nel paesaggio ligure. Un’ampia superficie, accessibile con una rampa dalla quota stradale, è antistante al primo livello e consente il necessario movimento dei mezzi meccanici per la manutenzione del depuratore. La terrazza al livello superiore ospita tracce di vegetazione mediterranea in forma libera, che si accompagna al rivestimento della fascia di coronamento in pietra locale con finitura a “spacco”, come nella tradizione costruttiva dei terrazzamenti, segnalando un maggior grado di connessione della struttura col versante roccioso retrostante. La terrazza intermedia ospita vegetazione come in un giardino pensile, secondo uno schema geometrico che si oppone alla fluidità della facciata.
L’architettura del nuovo depuratore, nel suo andamento a terrazze, si verifica secondo una netta percezione dinamica, che si determina per il colloquio e la corrispondenza col tracciato dal forte valore paesaggistico, assunto dalla passeggiata sul rilevato ferroviario trasformato. Le stesse aperture nel prospetto, a differente dimensione e segnate da ante a listelli orizzontali, si relazionano ad esigenze funzionali, ma non rinunciano ad uno schema compositivo misurato ed equilibrato.
Il rivestimento delle pareti esterne dell’edificio nei due piani fuori terra, fasce curvilinee di elegante composizione e finitura, è tema qualificante del progetto, nel definire nel minimo dettaglio la composizione dei prospetti. Il rivestimento diviene sintesi del progetto, della sua concezione di controllo della contemporaneità: la pietra locale (Rosso Levanto e Verde Levanto) viene lasciata al naturale, si compone un rigoroso e dettagliato disegno della facciata per tasselli in fasce separate ed uniformi nel colore, che asseconderanno distinte visuali in modo da differenziare la percezione per chi, passeggiando, proverrà da oriente o da occidente. Dinamica ed eleganza, fluidità e misura della composizione: è il disegno di un’architettura di grande significato per un edificio che non può essere ridotto a contenitore meramente funzionale, nel formare un’idea di paesaggio, fra trasformazione e tradizione.
Francesco Pagliari          

 

Luogo: Vallesanta, Levanto
Committente: Levante Sviluppo, Comune di Levanto, Comune di Bonassola
Anno di Realizzazione: 2016
Superficie Costruita: 1.340 m2
Costo: 7.370.864,30 Euro
Architetti: MMAA Studio Manfroni & Associati
Design Team: Alessandra Ferrari, Ramona Ribolini, Simone Pastine, Sara Grillo, Francesca Desogus (M.D.Z.)
Impresa di Costruzione: Sideridraulic, Queirolo Roberto

Consulenti
Strutture: Studio Ingenium
Impianti: Studio Heurein, Acam Acque

Fornitori
Infissi: Linea Infissi
Pavimenti Industriali: Santini Alessandro
Fondazioni Speciali: Soiltec

Fotografie: © Roberto Buratta, Paolo Manfroni

 

 

MMAA STUDIO MANFRONI & ASSOCIATI
Lo Studio Manfroni & Associati ha esperienza nel settore pubblico e privato. La sua attività è varia ed interessa differenti categorie di progettazione: architettura dal singolo edificio fino ad organismi urbani complessi, opere marittime, infrastrutture e paesaggio. Nel tempo l'attività dello studio si è indirizzata nella trasformazione di aree con differenti destinazioni d'uso con l'obiettivo di realizzare progetti di elevata qualità architettonica con costi controllati. I principali risultati sono stati un elevato grado di concretezza nell'operare e la realizzazione della maggior parte dei progetti pianificati. Lo studio MMAA ha recentemente ultimato due edifici (totale 12.000 mq circa) all’interno del nuovo polo terziario nell’area dell’ex raffineria Ip alla Spezia, oltre al nuovo depuratore intercomunale di Levanto e Bonassola. Ha seguito la realizzazione del waterfront di Levanto attuato attraverso il recupero dell’ex rilevato ferroviario, la cui trasformazione totale coinvolge quasi un km di litorale, di cui oggi è stato inaugurato il primo lotto ed approvato il secondo.
Molte opere sono state pubblicate; tra queste il nuovo centro fieristico della Spezia, il recupero dell’ex rilevato ferroviario di Levanto, l’edificio A, il Natali building alla Spezia e la caserma della polizia stradale a Mondovì.
Lo studio MMAA Projects ha partecipato a diversi concorsi di architettura tra cui il The Plan Award e l’A. Prize.

Resta aggiornato sulle novità del mondo dell'architettura e del design

© Maggioli SpA • THE PLAN • Via del Pratello 8 • 40122 Bologna, Italy • T +39 051 227634 • P. IVA 02066400405 • ISSN 2499-6602 • E-ISSN 2385-2054