Abitare architettura a Schio
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Abitare architettura a Schio

Diego Peruzzo

Abitare architettura a Schio
Scritto da Francesco Pagliari -

In una zona periferica di Schio, in una condizione urbana con caratteri d’ordinarietà, il riferimento paesaggistico si allunga fino alle dolci forme del rilievo collinare all’orizzonte. Il progetto di Diego Peruzzo e Loris Preto indaga correlazioni: l’intento è di formulare un’architettura riconoscibile, in una visione di sostenibilità ed attenzione alle componenti della natura che conducono alla formalizzazione degli spazi abitativi. Componenti della natura: i materiali si situano fra tradizione e intenti di rinnovo nella correlazione di cemento armato, blocchi di laterizio, legno, vetro, infissi metallici, pannelli in sughero per la coibentazione di murature e pilastri perimetrali. Alle fonti energetiche che dalla natura provengono, fra la profondità della terra e il sole, è affidato il compito della sostenibilità energetica dell’edificio, utilizzando a fondo le potenzialità dell’impianto geotermico per riscaldare/raffrescare e dei pannelli fotovoltaici, dislocati sulla terrazza rivolta a sud. Le linee del paesaggio collinare divengono generale termine di contestualizzazione, relazione con la quale l’abitazione si confronta. L’architettura si definisce attraverso la compenetrazione di volumi che generano spazi suddivisi nelle piante fra struttura libera e rigidità geometrica ortogonale, assecondando indicazioni funzionali e proponendo scorci prospettici, all’interno stesso della residenza e verso l’esterno. Nell’edificio, con struttura a travi e pilastri e solai in latero-cemento, si distinguono differenti corpi. La base è costituita da due volumi, affacciati verso sud e nord, che si collegano e si incernierano sull’asse centrale est-ovest: in questo spazio si pongono le rampe della scala, a struttura metallica e parapetti vetrati, a sottolineare la direzione che procede dall’ingresso a ovest alla visuale verso l’esterno a giardino sul fronte est. La scala diviene fulcro ed elemento di suddivisione per gli ambienti a piano terreno, fra l’impianto libero degli spazi per il soggiorno e una zona più riservata, a stanze separate. Un volume, appariscente e geometricamente multiforme, si incista come una goccia discendente sul corpo edilizio del piano terreno e nello stesso tempo si erge come una conchiglia rilucente: le forme arrotondate a curva continua, in un vago richiamo alla morfologia collinare, l’ambivalente configurazione fra opacità e trasparenza ne costituiscono aspetti di rilievo, il coronamento distintivo dell’architettura. Il rivestimento in mosaico dell’involucro per le parti opache si oppone alla vetrata a tutt’altezza sul prospetto est, che seziona bruscamente il volume e fornisce ampiezza di veduta e luminosità: il volume dalle altezze interne variabili diviene evidente come un’antica cupola ed accoglie gli spazi a pianta libera del primo piano e del soppalco collegato da una stretta scala, a seguire la linea curva d’intradosso alla sommità del volume. All’interno, si aprono tagli e spazi a doppia altezza, con balconate a parapetto in vetro che consentono d’incrociare visuali sulla verticale, in uno spazio in cui si costruiscono gli effetti plastici della luce naturale proveniente da più direzioni, laterali e dall’alto; la balconata al soppalco si avvicina all’involucro, innervato dalle possenti travi in legno chiaro, che lo contrassegnano con forza. Volontà espressiva, rafforzata nella ricerca di aulici riferimenti, coniugazione di geometrie curvilinee e di nettezza radicale, desiderio di introdurre un edificio per contraddistinguere il paesaggio urbano, un contributo a determinare sensibilità ed attenzione: forme d’architettura per abitare.

Francesco Pagliari

Luogo: Schio, Vicenza
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2011
Superficie Costruita: 250 m²
Architetti: Diego Peruzzo e Loris Preto
Impresa di Costruzione: Impresa Edile Costruzioni Buzzaccaro

Fornitori
Laterizi: Fornace Silma
Intonaci: MGN
Cappotto Isolante: Röfix
Mosaico: Bisazza
Portoncino d'Ingresso: Oikos Venezia
Serramenti interni: Niamé Glass Doors

Guaine: Mapei 
Serramenti Esterni: Schüco International Italia 

Fotografie: © Loris Preto

Diego Peruzzo 
Laureato in architettura a Venezia nel 1977, nel 1989 è finalista al Premio Architettura Andrea Palladio, nel 1996 e nel 2002 espone alla Biennale di Venezia alla Mostra Internazionale di Architettura.
Dal 1999 è membro di A.I.D.A. Agenzia Italiana di Architettura.
Nel 2008 vince il premio Area.
I suoi lavori sono pubblicati in “Diego Peruzzo Architetture 1996-2006" - Edizioni Industrialzone 2006; “AA.VV. Progetto Eloquente” - Marsilio 1981; “Diego Peruzzo - Cinque case” - Editoriale d’Architettura 1986; “Almanacco Casabella - Giovani architetti italiani 98/99” - Electa 1999; “50x50 Nuova architettura italiana, due generazioni a confronto” - Motta Ed. 2002

Loris Preto 
Nasce a Schio (Vicenza) e si diploma presso l’istituto L. e V. Pasini di Schio nel 1982. Dal 1987 è libero professionista.
Nel biennio 1989/1990 è responsabile della direzione tecnica del Comune di San Vito di Leguzzano.
Dal 1993 al 2003 è membro del consiglio direttivo del Collegio dei Geometri e costituisce il Gruppo Giovani Geometri che si occupa dell’inserimento e della formazione dei giovani tirocinanti e neo iscritti. Da sempre appassionato di edilizia ecologica e di utilizzo dei materiali naturali o ecocompatibili, ha partecipato a numerosi corsi e seminari sul tema.

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