Alessia Maggio | AMAART / Alessia Maggio, Andrea Abatecola - Riqualifica Stazione Vigna Clara Roma
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Riqualifica Stazione Vigna Clara Roma

Alessia Maggio | AMAART / Alessia Maggio, Andrea Abatecola

Transport  /  Completed
Alessia Maggio | AMAART / Alessia Maggio, Andrea Abatecola
Progetto di riqualifica della Stazione Vigna Clara, Roma

progettisti: Alessia Maggio, Arch. PhD.
Andrea Abatecola, Arch.

1. Progetto Architettonico:
Il progetto architettonico vuole nella sua interezza esprimere al meglio il rapporto fra Architettura (corpo principale di stazione) e lo spazio urbano circostante. Attraverso una ricerca formale di linguaggi atti a restituire Connessione fra il copro principale della stazione, lo spazio vuoto interno, la città e l’uomo.
Tale connessione si attua attraverso la costruzione di una quinta architettonica composta da un sistema Serrato di pensiline, aperte al traguardare da parte del fruitore o/e osservatore, verso il piano banchina. I totem architettonici, sono dei segnali formali per il fruitore e fungono da riferimento visivo. Sono dei separatori e moduli di misura dello spazio, al contempo svolgono la funzione di riparo e protezione dagli agenti atmosferici. Permettendo al viaggiatore di raggiungere i treni in sicurezza.
Nel progetto questo tema del riparo, inizia dal lato dell’ingresso sud che porta dalla zona di parcheggio antistante verso uno dei tre ingressi di progetto della stazione. Questo passage architettonico è composto da fenditure urbane, che permettono al viaggiatore di percepire la presenza del corpo architettonico interno (sistema di pensiline-coperture)svelando in parte ma celando la sua interezza, nell’attesa di percepire l’architettura nella sua complessità spaziale interna.
Il sistema di coperture si connette allo spazio interno per costruirsi come continuità architettonica, formalmente libero da vincoli funzionali. La struttura di progetto accompagna il sistema architettonico e contribuisce alla sua composizione.
L’ingresso principale alla stazione Vigna Clara viene reinterpretato attraverso un unico segno, una pensilina a sbalzo che trova la sua continuità interna formale attraverso un sistema di controsoffittatura interna che guida il fruitore verso la luce naturale. Terminale di questo percorso centrale d’ingresso vi è strutturato un apertura singola, un bowindow; il quale si identifica come porta visiva da dove è possibile osservare la struttura complessiva del nuovo progetto di stazione.
Dando origine ad un unico punto di vista, scelto dal progettista che guidi nella conoscenza dello spazio; non solo che guidi attraverso la funzione stessa al traguardare Oltre i limiti architettonici verso la natura, il paesaggio. Ogni fronte di progetto si distingue per unicità e linguaggio compositivo. Istaurando sempre nuovi rapporti con lo spazio circostante. Il prospetto est strettamente connesso al sistema di circolazione veicolare e pedonale, quinta e scenario di uno spazio pubblico di progetto si compone formalmente di un gioco serrato di spazi pieni e vuoti. Il loro stretto modularsi temporale e dimensionale guida verso il percorso continuo coperto che regala una nuova misura architettonica all’uomo che si rapporta con lo spazio costruito.
La luce naturale e l’alternarsi dell’Ombra guida il fruitore verso gli ingressi della stazione per accedere al locale viaggiatori verso il piano banchina, ove l’uomo si misura con la monumentalità delle proporzioni del sistema ad innesto delle pensiline-riparo.
Anche il progetto d’illuminazione interno cerca di accentuare la dimensione del progetto contribuendolo ad una smaterializzazione e allargamento dei confini visivi del corpo centrale architettonico.
Il progetto della nuova stazione Vigna Clara vuole essere precursore di un tempo ove l’architettura diviene consapevole del ruolo di guida che svolge; un architettura capace di generare nuove funzioni all’interno della stessa per cui è nata. Un architettura che diviene cornice del contesto. Spingendo l’uomo ad una ricerca innovativa e dinamica della percezione dello spazio costruito. La stazione è un luogo di intenso movimento. Un luogo solitamente destinato ad una sosta breve. Il progetto vuole inaugurare un nuovo tempo, il tempo in cui la stazione potrà accogliere e divenire un luogo per la sosta del fruitore, un luogo d’incontro. Uno spazio monumentale e suggestivo. Lo spazio dinamico di passaggio fra partenza e arrivo. Uno spazio tempo definitosi per bellezza e purezza materica.
Il progetto della stazione è profondamente legata alla realtà in cui è calata, alla storia romana, al suo linguaggio delle pensiline e delle architetture del Moderno, resta però un intervento Contemporaneo in divenire.
La stazione esistente aveva due ingressi, uno principale e uno laterale,quest’ultimo, nel tempo è stato utilizzato come cucina del bar antistante. Si mantiene l’ingresso principale e dotiamo la stazione di altri due ingressi laterali di pari importanza e tra di loro contrapposti.

L’andamento distributivo del Locale Viaggiatori della stazione ha una forma a “T” ed è quindi resa molto più fruibile e semplice nell'individuazione dei percorsi che saranno di due tipi: uno longitudinale (quello che prende luogo dall'ingresso principale) e uno trasversale (quello che si sviluppa lungo l’asse dei due ingressi laterali).
Nel progetto si mantengono le due attività commerciali sul fronte principale, il bar a SUD/OVEST e il negozio di arredamento a NORD/OVEST.
La stazione è dotata di un sistema di pensiline che coprono rispettivamente l’ingresso principale, i due ingressi laterali e le due scale a servizio delle due banchine.
Le pensiline sulle rampe si trovano a diverse quote e sono di diverse dimensioni. La prima, la terza, la quinta e la settima aggettano verso i binari mentre la seconda, la quarta e la sesta s’innestano nel muro di contenimento della trincea.

Credits

 Roma
 Italia
 Rete Ferroviaria Italiana – Gruppo Ferrovie del lo Stato Italiane – Direzione Investimenti – Area Centro-Progetti Roma
 07/2017
 10500 mq
 ALESSIA MAGGIO ARCH. PHD., ANDREA ABATECOLA ARCH.
 ALESSIO RICCI ARCH., PAMELA GRIMALDI ARCH., DARIO TAFFI ARCH., ANDREA SEPE ARCH.,RICCARDO DAL MOLIN ARCH.
 MACEG s.r.l., I.C.E.F.S. s.r.l.
 GUZZINI, METALCO SRL, COTTO D'ESTE
 ROBERTO GALASSO

Curriculum

AMAART architects si sviluppa fra il lago di Garda e Roma. Il progetto per noi si concretizza nel bilanciato rapporto fra creatività, pensiero e tecnica. La materia diviene espressione logica delle indagine architettoniche e sua sostanza. Il segno Riconoscibilità.

A.Maggio, Amaart studio

Fondato dall'architetto, PhD Alessia Maggio in collaborazione con l’architetto Andrea Abatecola,
co-fondatore e direttore tecnico della sede di Roma. Lo studio opera nel campo della grande progettazione, dei concorsi internazionali d’architettura e nel campo della riqualificazione urbana.
Dopo numerosi anni di tirocinio e pratica universitaria presso l’Università “La Sapienza” di Roma, l’architetto Alessia Maggio decide con l’architetto Andrea Abatecola di dedicarsi interamente alla progettazione e lo sviluppo di un linguaggio personale nel campo architettonico.

http://www.amaart.it

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